Nella categoria di migliore nuova serie agli ultimi Eisner Awards, erano candidati alcuni dei fumetti che più mi sono piaciuti nel corso del 2020. Opere del calibro di: Once & Future, Something is Killing The Children e Undiscovered Country. Eppure a vincere quella categoria fu Il Regno Invisibile, di G Willow Wilson e Christian Ward. Non nego, che sul momento rimasi molto deluso, nonostante non avessi letto l’opera in questione, mi sembrava impossibile che il vincitore non fosse una delle serie sopra citate. Da quel momento in poi, dentro di me nacque una curiosità quasi morbosa nel voler leggere Il Regno Invisibile, anche perché comunque avere ai testi G. Willow Wilson per me è una garanzia, anche perché reputo Kamala Khan uno dei migliori personaggi creati negli ultimi anni.

In America Il Regno Invisibile è edito dalla Dark Hourse per l’etichetta BergerBooks, creata da Karen Berger ex editor e co-fondatrice di Vertigo. In Italia invece la serie è stata pubblicata da Magic Press ed è uscita il 25 Febbraio. Ovviamente non mi sono fatto scappare l’occasione di leggere Il Regno Invisibile, per capire se il premio sia meritato o meno.

il regno invisibile
Photo Credits: Specenerd.it

Il Regno Invisibile: tra fede e multinazionali

La lettura de “Il regno Invisibile” devo dire mi ha colpito parecchio. G. Willow Wilson ci racconta una storia molto interessante, ambientata in una galassia remota dove troveremo 2 giovani donne: Grix il capitano di un vascello che effettua delle consegna per la Lux, una multinazionale che vende di tutto, con la promessa di consegnare puntualmente la merce ordinata (vi ricorda qualcuno?), e Vess che abbandona la sua famiglia per seguire la sua fede, diventando una novizia dell’ordine religioso della Rinunzia, che ha come scopo quello di cercare una forma di spiritualità che allontani le persone dalle cose materiali per accedere al Regno Invisibile. Quindi si nota subito una forte contrapposizione tra le 2 protagoniste, tra spiritualità e bene materiale, ma entrambe faranno una scoperta che cambierà totalmente il loro modo di vedere le cose. Questo le porterà a collaborare per poter smascherare la collaborazione tra la Lux e la Rinunzia.

Il Regno Invisibile è la forte critica alla società

G. Willow Wilson fa una forte critica alla società attuale. In questa storia troveremo: multinazionali spietate, consumismo, corruzione e religioni totalitarie. Insomma, direi che l’autrice ci va giù pesante nell’esternare tramite la sua scrittura un malessere che è figlio dei nostri tempi, ma nel farlo rende la storia molto scorrevole e ben scritta. Tutto questo viene reso al meglio dal disegnatore Christian Ward, che è senza ombra di dubbio, uno dei migliori disegnatori digitali che abbiamo in circolazione al momento. Insomma, una storia forte e che appassiona, cosa si può volere di più? un colpaccio da parte di Magic Press, ai quali vanno i miei complimenti per averlo portato in Italia.

In conclusione

G. Willow Wilson insieme a Christian Ward riesce a confezionare una storia tremendamente attuale, che appassiona e trascina nella lettura in maniera del tutto inaspettata. Finito il primo volume, si avrà la voglia di capire come la storia si evolverà e quali altri sorprese potrà riservarci Il Regno Invisibile! Non so se l’Eisner vinto sia meritato o meno, ma posso tranquillamente dire che è una della migliori lettura fatte in questi ultimi mesi. Super consigliato!

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Giacomo Variante (Mino860)