Il Superbonus 110% approvato con il dl Rilancio entrato in vigore a maggio 2020 e poi confermato con la legge di Bilancio 2021, consente di ristrutturare la propria abitazione usufruendo di rilevanti agevolazioni fiscali. La misura riguarda i lavori effettuati dal 1° luglio 2020 al 30 giugno 2022 da tutti i privati su prima e seconda casa e i possessori di appartamenti in condominio elevando al 110% l’aliquota di detrazione delle spese sostenute.

L’obiettivo primario del Superbonus è migliorare l’efficienza degli edifici di tutto il Paese, in modo da ridurre l’impatto ambientale. Per questo le agevolazioni previste dallo Stato sono rilevanti, ma per usufruire dei numerosi vantaggi è opportuno considerare bene tutti gli aspetti della normativa.

Superbonus 110%: i requisiti

L’elenco dei lavori di efficientamento che rientrano nel Superbonus 110% è molto ampio, ma per avere lo sconto massimo bisogna inserire nel progetto di ristrutturazione uno degli interventi classificati come trainanti, ossia installazioni che consentano un miglioramento della prestazione energetica dell’edificio di almeno due classi energetiche. Rientra in questa classificazione il cappotto termico, come pure l’installazione di una pompa di calore. A questo punto, all’intervento principale, si possono associare tutta una serie di ammodernamenti cosiddetti trainati, che completano l’opera di ristrutturazione dell’abitazione.

È importante dunque pianificare bene il progetto e, visto che comporta spesso spese abbastanza consistenti. Per ottenere il bonus in maniera agevole è poi consigliato valutare se c’è l’opportunità di sfruttare la cessione del credito, ossia di trasferire il costo ad un “tramite”, che può essere una banca o l’azienda che esegue i lavori, che applica lo sconto immediato in fattura e poi richiede il rimborso allo Stato con la dichiarazione dei redditi. Tra gli interventi aggiuntivi rientra anche la sostituzione degli infissi, intervento che va a potenziare l’efficienza degli impianti a basso consumo. Se non si vuole intervenire sulla climatizzazione, un altro intervento trainante è l’adattamento sismico, che viene classificato in 3 categorie in base al rischio sismico della zona in cui si risiede.

Cosa sapere per la sostituzione degli infissi

Una volta inserito nel progetto di ristrutturazione l’intervento trainante, si procede con la scelta degli infissi, che devono apportare comunque un miglioramento dell’efficienza energetica. In commercio ci sono diverse tipologie di infissi, ognuna con delle caratteristiche specifiche che, ovviamente, vanno considerate tenendo conto del contesto in cui si vive e alle proprie esigenze. È consigliabile, nella scelta degli infissi che possono garantire efficientamento energetico, valutare il supporto di aziende specializzate. Ad esempio su www.infissidamadesign.com c’è un’ampia gamma di proposte su finestre, persiane e scuri, con la possibilità di personalizzare il prodotto in base alle proprie esigenze e gusti.

La scelta è sempre ampia: infissi in legno, alluminio e pcv e sono esteticamente personalizzabili in base a colore e rifiniture. È facile trovare la soluzione adatta allo stile della propria abitazione, ma variano i costi in base alle base alle tipologie. Per non sbagliarsi vale la pena rivolgersi a una ditta specializzata che effettua un sopralluogo e consiglia in base a molteplici parametri, dall’isolamento acustico e termico, alle dimensioni delle finestre, al controllo della luce e durata nel tempo.

Come ottenere il bonus casa 110%

Per ottenere l’agevolazione fiscale del 110%, è necessario produrre una documentazione precisa, che va consegnata all’Agenzia delle Entrate, se si richiede il rimborso sulla dichiarazione dei redditi, oppure alla ditta o all’ente che fa la cessione del credito. Ogni spesa dev’essere accompagnata da fattura e bonifico parlante con la causale della spesa e i dati del contribuente. Va inoltre consegnato il certificato APE e tutte le informazioni tecniche relative al progetto vanno caricate sul sito dell’ENEA, indicando le date di inizio e fine.