I nuovi tempi del lusso, che raddoppia la produzione di anno in anno, stanno contribuendo a formare un nuovo scenario dell’abito. Sono sempre più gli show, le presentazioni e gli eventi che si organizzano tra i migliaia di appuntamenti del prèt-â-porter, tra i quali si muovono più di 2miliardi euro in guadagni, provenienti dalla bipartizione delle programmazioni del fashion womenswear e menswear. A dirlo sono le due istituzioni del fashion, Milano e Parigi, che parlano di ‘’alto rendimento a basso tempo’’.
Il tempo del lusso: nuovi brand e più collezioni
La nuova programmazione del lusso sta portando i suoi tempi ad allungarsi e i suoi spazi di movimento a raddoppiare. Le sfilate del prèt-â-porter, da sempre appuntamento immancabile per gli insider, sono divenute la scenografia di questo incremento tempistico. A dirlo sono Milano e Parigi, le due istituzioni per l’industria del luxury, che nei quattro appuntamenti annuali hanno visto un aumento del 26per cento in brand partecipanti e del 21per cento in show, presentazioni ed eventi. Questo significa che il fashion sta mutando in una macchina inarrestabile, alla quale gli stessi insider, e ancor prima i brand, devono attenersi. Ma come? Acquisendo i nuovi ritmi? A rispondere è l’industria che deve esser capace di unire produzione e distribuzione, rivedendo i suoi tempi.
La collaborazione tra istituzioni e brand
I nuovi brand, quelli della nuova generazione creativa, devono così introdursi in una macchina consolidata, controllata dai grandi nomi che però è diversa da Milano a Parigi. Se a Milano i big brand occupano la scena, a Parigi vi è un equilibrio tra gli storici ed i nuovi e questo ancora una volta è determinato dalle istituzioni locali che nella programmazione parigina partecipano attivamente incrementando servizi come trasporti e eventi pubblici. A tal riguardo, il presidente della Confederazione parigina del fashion dice:
‘’le istituzioni sono state collaborative nell’ideazione di un programma che agevolasse tutti. Siamo riusciti a rendere la stessa città partecipativa con più di 20 eventi aperti al pubblico. Gli stessi trasporti sono stati intensificati rendendo gli spostamenti più agevoli’’
ribadendo la collaborazione che vi è dietro e l’obiettivo di rendere più agevole la vita nei giorni delle sfilate. Un obiettivo che però deve considerare sempre l’ambiente.
Una crescita dei servizi
Lo spazio cittadino torna così ad essere vissuto agevolmente a Parigi, ma a Milano il lavoro sulla percorrenza deve essere maggiore. L’ultimo appuntamento di sfilate tenutosi nella città ha già mostrato una crescita per quanto riguarda l’uso dei trasporti, ma questo deve essere solo il principio. Un principio verso un aumento dei servizi attivi. E se i brand contribuiscono ad un incremento economico in termini di visitatori, anche le istituzioni devono lavorare su una maggiore qualità di vita e del tempo.
Luca Cioffi
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