Ilaria Salis è libera. Stamattina la polizia ungherese si è recata presso il suo domicilio a Budapest, dove stava scontando i domiciliari, per darle la comunicazione ufficiale riconoscendole il nuovo status di europarlamentare.
Ilaria Salis è libera
Stamane il riconoscimento del nuovo status di europarlamentare da parte della polizia ungherese che si è recata al domicilio di Ilaria Salis per notificarle la nuova condizione e toglierle il braccialetto elettronico. Come si apprende dall’ANSA:
” La richiesta di scarcerazione era stata depositata dal suo avvocato ungherese Gyorgy Magyar subito dopo la sua elezione come eurodeputata con Avs e questa mattina è stata scarcerata dalla detenzione domiciliare”.
Questa mattina la polizia ungherese è giunta nell’appartamento dove Ilaria era ospitata, dal 23 maggio, da una famiglia ungherese. Molto probabilmente, Salis rientrerà in Italia proprio il 17 giugno, giorno del suo 40° compleanno. La neo eurodeputata è stata arrestata l’11 febbraio 2023 con l’accusa di aver partecipato a due aggressioni verso tre militanti di estrema destra a Budapest, e di far parte di un’associazione criminale.
I commenti di papà Roberto Salis e di Bonelli e Fratoianni
Il papà Roberto Salis commenta la notizia, che vede Ilaria libera, all’ANSA con queste parole:
“Facciamo i festeggiamenti del suo compleanno a casa, vado a prenderla e me la porto a casa io. Sono molto contento. Sto cercando di organizzare il rientro il più velocemente possibile. Ho lavorato in sordina ma non ci aspettavamo che venisse liberata già oggi. E invece mi ha chiamato l’avvocato Magyar per dirmi che la polizia stava andando a liberarla. E ora vado a prenderla”.
Arriva anche la nota dei deputati di Verdi e Sinistra, Bonelli e Fratoianni:
“Finalmente! Siamo felici della notizia che giunge da Budapest, l’europarlamentare Ilaria Salis ora può tornare in Italia e potrà svolgere la sua nuova funzione a cui l’hanno indicata centinaia di migliaia di elettori. Il nostro grazie va a tutti e a tutte coloro, che come noi, in questi mesi si sono indignati e non si sono rassegnati alla terribile condizione in cui era tenuta nelle carceri di Orban. Ora potrà difendere insieme a noi i diritti civili e sociali dei più deboli. La aspettiamo”.
Seguici su Google News