L’ambiente living, negli ultimi anni, è diventato a tutti gli effetti il centro nevralgico della casa. Da luogo dedicato quasi esclusivamente alla convivialità e al riposo nelle ore serali, quando si rientrava dopo una lunga giornata di lavoro, è divenuto uno spazio dove si lavora entrando in contatto con persone da tutto il mondo, si studia, ci si diverte.
Ecco perché, nel momento in cui ci si prende cura del suo arredamento, è cruciale concentrarsi sull’illuminazione, dettaglio grazie al quale si rende l’atmosfera dell’ambiente piacevole e maggiore la sua funzionalità.
Oggi come oggi, scegliere soluzioni per illuminare gli ambienti domestici è questione di pochi click – e-commerce di successo come Gioconda Shop, vendita di prodotti per la casa hanno ampie sezioni dedicate – ma è bene sapere come orientarsi dal punto di vista del progetto illuminotecnico.
Nelle prossime righe dell’articolo, vediamo assieme qualche dritta utile al proposito.
Parole d’ordine? Illuminazione stratificata
L’illuminazione efficace in un ambiente complesso come quello del living deve essere stratificata.
Purtroppo, ancora oggi, siamo molto legati a stilemi del passato come la scelta di posizionare al centro del soffitto un lampadario e pensare che basti.
Assolutamente no! Il salotto, come ricordato nelle righe precedenti, è un ambiente con diverse funzioni, motivo per cui è importante ragionare in maniera metodica quando si parla di illuminazione.
Il primo step da considerare è quello della scelta della luce diffusa che, come dice l’aggettivo stesso, deve illuminare tutto l’ambiente.
Se, in passato, si tendeva a ricorrere spesso al lampadario, oggi si opta per opzioni più compatte e moderne, come per esempio le plafoniere (ce ne sono di bellissime, con svariate forme e stili).
Per un tocco di modernità in più, un’alternativa interessante per la luce diffusa sono i faretti orientabili.
Il passo successivo per l’organizzazione di uno schema di illuminazione efficace in salotto riguarda le luci d’ambiente. Il loro scopo è quello di enfatizzare punti specifici della stanza.
Si può, per esempio, posizionare delle applique a muro in corrispondenza di un quadro o di una foto appesa alla parete, ma anche scegliere delle strisce a LED, soluzione fantastica per un living moderno, per spostare l’attenzione dell’osservatore su nicchie e mensole.
Attenzione: le luci d’ambiente sono bellissime ma, quando le si chiama in causa, è bene mettere in primo piano un approccio all’insegna della parsimonia, soprattutto se l’ambiente living non è molto esteso.
Il rischio, esagerando, è quello di creare un contesto eccessivamente carico dal punto di vista visivo e non certo un luogo piacevole dove passare il tempo.
Altri consigli
Proseguendo con l’elenco dei consigli per illuminare in maniera efficace l’ambiente living, ricordiamo l’importanza delle piantane. Nei casi in cui si ha sufficiente spazio a disposizione, le lampade da terra possono essere usate, per esempio, per illuminare l’angolo relax.
Se, invece, il salotto non è abbastanza grande e si ha bisogno di risparmiare spazio, si può optare per delle comode plafoniere da muro.
Nelle righe precedenti abbiamo fatto cenno alle applique che, se lo si desidera, possono essere posizionate nelle zone del muro vicine alla finestra, così da valorizzare al meglio la luce naturale, che ha un ruolo nodale in un ambiente come il living, dove si passa ormai tantissimo tempo durante la giornata.
Nei casi in cui si ha a che fare con l’open space salotto – cucina, è opportuno, per quanto possibile, puntare all’essenzialità.
Avendo sempre in mente le regole della stratificazione ricordate nei paragrafi precedenti, è bene puntare verso soluzioni che non dominino troppo il campo visivo, per esempio i faretti a incasso.
Un suggerimento da non dimenticare riguarda il tavolo da pranzo, che dovrebbe essere illuminato con una lampada a sospensione – vanno benissimo anche diverse di dimensioni ridotte – il cui corpo illuminante non disti meno di 50/60 centimetri dal piano.