I rossoblu conquistano la loro settima Coppa Italia e si lanciano verso la Champions che si giocherà il mese prossimo in Francia.

“Io non soffro di manie di superiorità. Io sono realmente superiore.”

Ebbene sì, non possiamo che ammettere per l’ennesima volta che in questo momento in Italia non ci sia un’altra formazione in grado di eguagliare la forza del Milano Quanta. Un po’ per dirla alla Vittorio Sgarbi, noto critico d’arte e scrittore italiano, i meneghini non pensano di esserlo, sono proprio superiori a chiunque.
Domenica nel loro Quanta Club, teatro di quest’evento che ha portato nel capoluogo lombardo le altre cinque pretendenti, i ragazzi allenati da Coach Luca Rigoni hanno alzato, nuovamente e senza troppa sorpresa, l’ennesima Coppa Italia, la settima per la precisione. Eppure anche questa volta, che il Milano non ce ne voglia, abbiamo sperato che ci fosse un avversario alla loro altezza in grado di regalare un po’ di pathos ed imprevedibilità a quest’evento tanto atteso. Nulla da fare, il copione era già scritto ed è stato seguito alla perfezione.

Semifinale tra Milano ed Asiago Foto ©Carola F. Semino

Fortunatamente a rendere un po’ frizzante questa due giorni di gare ci hanno pensato gli “attori non protagonisti” come Asiago e Torino, entrambe in grado di qualificarsi alle semifinali andando a vincere contro formazioni toste come Padova e Monleale. Al termine dei gironcini del sabato, si sono infatti iniziate a scaldare le gare ed in semifinale Asiago ha ceduto al Cittadella solo per 1-0 rischiando il meritato colpaccio che li avrebbe ripagati dell’impegno e della grinta messi in pista. Torino non è stato da meno: a loro spettava il compito più arduo, quello di fronteggiare i padroni di casa e lo hanno fatto nel migliore dei modi andando a concedere un semplice, concedeteci il termine dato che parliamo del Milano, 3-0.

Finale come da pronostico, a fronteggiarsi sono state le due antagoniste degli ultimi anni Milano – Cittadella. Entrambe sembravano essersi limitate, facendo il minimo indispensabile e mantenendo le forze per lo slancio finale. Non è stato così perché l’ultimo atto della coppa non ha lasciato spazio a strane fantasie e la gara ha preso una piega a senso unico che ha portato Milano a vincere con un secco ed indiscutibile 8-0. Sì, forse la vera sorpresa non è stata tanto la vincitrice, quanto il risultato con la quale si è chiusa questa finale. Una prova di forza da parte dei rossoblu che in ottica Champions lanciano un chiaro segnale e fanno un ulteriore carico di autostima e noi italiani ci auguriamo veramente che questa squadra possa finalmente andare fuori confine a rappresentare il nostro paese nel migliore dei modi.
Quando si à realmente più forti non c’è il rischio di avere manie di superiorità, ma di far soffrire gli altri di manie di inferiorità, e la nostra speranza è che questo possa dare a tutto il movimento una motivazione ed una spinta a fare meglio.