Il comune di Imola fa parte della provincia di Bologna, nella Regione Emilia-Romagna. Ha un’estensione di circa 250km e vanta una popolazione di circa 70mila abitanti. Un luogo che merita di essere visitato e merita di essere inserito come tappa in un itinerario di viaggio.

Un comune efficiente, ben organizzato dal punto di vista dei trasporti pubblici, degli uffici pubblici, dei plessi museali, delle onoranze funebri Imola, dei plessi museali, delle attrazioni turistiche e delle varietà gastronomica. Si sa, è risaputo: l’Emilia Romagna è un’oasi di gusto, un esplosione di sapori tipicamente italiani che gridano all’eccellenza! Non esiste luogo della provincia bolognese in cui non si mangi bene e, di fatto, Imola vanta una tradizione culinaria molto vasta e appetitosa.

La visita al comune vale la pena anche solo per assaggiare uno dei piatti tipici.

I piatti tipici d’assaggiare ad Imola

  • I cappelletti imolesi: un vero evergreen della cucina emiliana e romagnola è sicuramente la pasta fresca farcita ed in brodo! La ricetta dei famigerati cappelletti ha conquistato un posto presso la Camera di Commercio di Bologna a cura dell’Accademia Italiana di Cucina. Un vero e proprio cult della cucina tipicamente e deliziosamente italiana. Si tratta di pasta fresca all’uovo ripiena di lombo di maiale, mortadella di Bologna e petto di cappone. La morte dei capelletti imolesi? In brodo di Cappone, ovviamente! Un bel piatto di cappelletti imolesi al brodo è immancabile durante il periodo natalizio e durante il periodo invernale. In alcune zone dell’Emilia Romagna, come ad esempio Ravenna, esistono delle variante del ripieno: viene inserito, infatti, il formaggio.
  • I garganelli: un formato di pasta amato e molto usato ad Imola! Si tratta sempre di pasta fresca tirata con il mattarello. Hanno la forma di piccole penne rigate. Vengono conditi con un intingolo di crema di latte, peperoni, prosciutto e piselli.
  • Risotto all’imolese: si tratta di un risotto mantecato con brodo di carne di cappone e condito con cavolo cappuccio, lardo, tritato di manzo e concentrato di pomodoro, il tutto soffritto con sedano, carote e cipolla.

La vera torta, la torta degli sposi

Tra le pietanze più amate e conosciute in Italia di stampo imolese vi è sicuramente la Vera Torta, meglio conosciuto come la torta degli sposi. Sì, è una torta nunziale (ed è usata anche per tutte le grandi occasioni) molto in auge. Imola si fa largo nell’alta pasticceria italiana. La sua ricetta è antichissima e, come già detto, è stata tramandata di generazione in generazione dalle famiglie imolesi e ad oggi è depositata presso la Camera di Commercio bolognese. La storia orale vuole che la torta, a causa degli ingredienti pregiati come i canditi e le mandorle, fosse molto costosa e quindi fosse cucinata in onore di ecclesiastici e di famiglie abbienti economicamente. Probabilmente furono le suore del convento di san Domenico d’Imola a cucinarla per la prima volta nel 1730, in occasione della festa della beata Vergine del Rosario. La ricetta della torta si diffuse ed iniziò ad essere usata per i matrimoni e per questo ha tale nome.