Arriva oggi nella Corte dei ministri un decreto legge contro la criminalità giovanile, dopo ciò che è successo a Palermo e Caivano. Tra le misure discusse, si sta considerando la possibilità di sospendere l’uso del cellulare e addirittura di imporre una pena detentiva per i genitori che non assicurano che i propri figli frequentino la scuola obbligatoria. Inoltre, è in discussione l’idea di limitare l’accesso ai siti web pornografici.

Criminalità giovanile: un nuovo decreto

Aumento della criminalità minorile- Photo Credits La Gazzetta del Mezzogiorno
Aumento della criminalità minorile- Photo Credits La Gazzetta del Mezzogiorno

Il consiglio dei ministri sta prendendo in considerazione misure rigorose per affrontare il problema della criminalità giovanile, in seguito agli eventi accaduti a Palermo e Caivano. Queste misure saranno incluse in un decreto legge e, in alcuni casi, potrebbero comportare la revisione di articoli del codice penale. Inoltre, si prevede un aumento della tutela delle vittime dei reati telematici. È rilevante notare che questa iniziativa si svolge nello stesso giorno in cui la Camera dei Deputati ha approvato una proposta di legge bipartisan per combattere il bullismo e il cyberbullismo, dimostrando l’impegno continuo verso la sicurezza online. Nel quadro di queste nuove misure, sarà inserita anche una norma che limita l’accesso dei minori ai siti web per adulti.

Cosa prevede il decreto

Il nodo principale del decreto è quello che riguarda la criminalità giovanile. L’avviso orale del Questore si estenderà ora anche ai quattordicenni, e nel caso in cui il giovane venga condannato, anche se non in via definitiva, potrà essere vietato l’utilizzo di social media, siti web e telefoni cellulari. La supervisione del giovane sarà naturalmente affidata ai genitori o a chi detiene la responsabilità genitoriale, con la possibilità di una multa che va da 200 a 1.000 euro, a meno che non riescano a dimostrare di non aver potuto prevenire il comportamento del giovane. Inoltre, è prevista una stretta sulla diffusione delle armi tra i ragazzi in alcune aree urbane, con l’arresto in flagranza per reati legati al mancato possesso di licenze per armi o al possesso di armi offensive. Ci sono anche modifiche significative in atto per quanto riguarda la rieducazione dei minori.

Novità per l’educazione scolastica

Un nuovo articolo del codice penale prevede una pena fino a due anni di carcere per i genitori che non mandano i figli alla scuola dell’obbligo. La mancata regolare frequenza scolastica comporterà delle conseguenze finanziarie per le famiglie, tra cui la perdita del diritto all’Assegno di inclusione o, in alternativa, la sospensione di tale assegno. Inoltre, sono previsti 32 milioni di euro per potenziare il corpo docente nelle scuole del Sud. Il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha specificato che, ad esempio, a Caivano saranno assegnati 20 insegnanti aggiuntivi per rafforzare il sistema educativo locale. Inoltre, le scuole avranno un fondo specifico per svolgere azioni di recupero sociale e psicologico.

Giulia Simonetti

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