Migliaia di persone sono scese in piazza in diverse città della Francia per esprimere la loro opposizione all’estrema destra che, denunciano, si ritrova “alle porte del potere”, dopo i risultati delle elezioni europee e l’annuncio dello scioglimento dell’Assemblea nazionale.

L’annuncio a sorpresa di Emmanuel Macron di domenica sera, che pochi minuti dopo i primi risultati delle europee ha convocato in tempi strettissimi le elezioni legislative anticipate, stanno creando un terremoto nel mondo politico. Le elezioni sono il 30 giugno e il 7 luglio per il secondo turno, le liste devono essere presentate tra il 12 e il 16 giugno: c’è meno di una settimana per trovare una soluzione unitaria, per evitare che la scommessa pericolosa di Macron non si trasformi nel trionfo dell’estrema destra. L’annuncio delle elezioni anticipate ha creato confusione anche a Renaissance, il partito di Macron. La proposta del ministro degli Esteri e capo del partito, Stéphane Séjourné, di desistenza di fronte a un candidato dell’area “repubblicana” non ha ottenuto consensi. Eric Ciotti, segretario di Lr, ha respinto la proposta. «Macron è finito, non si riprenderà» afferma.

In Place de la Rèpublique a Parigi si sono ritrovate diverse migliaia di persone secondo un giornalista dell’AFP – 3.000 secondo la questura -, tra cui molti giovani. Si sono radunate a partire dalle 20, gridando con il medio alzato: “La gioventù fa incazzare il Fronte Nazionale” o anche “Tutti odiano Marine Le Pen”. I manifestanti chiedono la formazione di un fronte popolare a sinistra, dopo lo scioglimento dell’Assemblea nazionale da parte del presidente Emmanuel Macron.