Il presidente dello stato di Israele Reuven Rivlin, ha condotto le consultazioni in diretta tv e su una piattaforma di streaming. Il confronto si è al momento tenuto con le prime cinque formazioni uscite vincitrici dalle elezioni.

Rivlin ha chiaramente fatto intendere di voler evitare a tutta i costi una terza elezione. Nella sua opinione, urge dunque che i partiti si confrontino per la formazione di un governo di coalizione. 

Un riferimento il suo, diretto principalmente ai due partiti usciti vincitori dalle elezioni. Si tratta delle formazioni il Blu e Bianco e il Likud, che da soli superano di 4 voti la maggioranza relativa. 

Il partito Blu e Bianco non ha scartato a priori l’idea di entrare in coalizione con il Likud, ma il paletto imposto non è certo semplice da superare. Ciò che si pretende infatti è l’assenza di Netanyahu dal governo.

Arrivati a questo punto, sembra difficile pensare che si possa trovare un accordo senza il passo indietro dell’ex premier. Al suo posto, circola la voce che possa subentrare Gideon Saar, il suo ex ministro dell’Interno. 

Per il momento però, il Likud ha detto no alla proposta. 

Il partito arabo ha invece chiesto a sorpresa a Rivlin, di affidare a Gantz, leader di Bianco e Blu, l’incarico di premier per il nuovo governo. Un’indicazione che però non smuoverà il partito dai banchi dell’opposizione. Tale mossa, sembra infatti arrivare semplicemente per mettere fuorigioco Netanyahu dal governo, considerato in questo momento dal partito arabo come un male da estirpare il prima possibile. 

Domani il presidente Rivlin incontrerà gli altri partiti, che però hanno già annunciato che potrebbe prendersi ulteriore tempo per le consultazioni. 

La formazione di un nuovo governo in Israele, non si preannuncia semplice.