Un recente studio riguardante un ampio numero di specie di vertebrati ha osservato che di 177 specie di mammiferi studiate in dettaglio, tutte hanno perso il 30% o più della propria estensione territoriale e più del 40% di esse ha subito una drastica riduzione (più dell’80%) dell’areale di distribuzione.
Ma non è normale che le specie si evolvano e si estinguano? La risposta semplice è: ovviamente sì, ma il problema è più complesso (e grave) di quanto non sembri.
Stime conservative hanno calcolato che nell’ultimo secolo si sarebbero estinte almeno 200 specie di vertebrati: questo significa un tasso di estinzione di più o meno 2 specie ogni anno dall’inizio del secolo scorso. Per farsi un’idea di quanto sia catastrofico questo numero basti pensare che al tasso di estinzione del periodo tra l’ultima estinzione di massa e il presente perché` si estinguessero lo stesso numero di specie ci sarebbero voluti circa 10000 anni!
Secondo i dati dell’IUCN (Unione Internazionale per la Conservazione Naturale) delle circa 27600 specie di vertebrati in esame, il 32% (~8800) sta subendo o ha subito una diminuzione dell’areale di distribuzione (e quindi una riduzione della popolazione); gli invertebrati non se la passano certo meglio, delle circa 3600 specie di invertebrati terrestri e delle circa 1300 marini rispettivamente il 42% e il 25% sono classificate come a rischio estinzione.
La perdita di biodiversita` e` un danno enorme per il pianeta e per le attivita` umane
La perdita di biodiversità è un danno enorme poiché` mette a rischio, indebolendoli, gli ecosistemi (spesso con un danno diretto o indiretto anche per l’uomo) ma anche perché ogni specie estinta rappresenta una perdita irreversibile e non per zoologi con l’elmetto da esploratore; la biodiversità riflette diversità genetica che permette alle specie di adattarsi in tempo utile ai cambiamenti evitando l’estinzione.
Secondo uno studio pubblicato il mese scorso, il tasso di estinzione dei mammiferi è di gran lunga più elevato di quello di speciazione, questo significa che i mammiferi non sono in grado di tenere il passo con i cambiamenti climatici e dei loro habitat e si stanno estinguendo. Gli scienziati hanno calcolato che se anche riuscissimo a riportare i tassi di estinzione a livelli precedenti l’intervento antropico, ci vorrebbero milioni di anni per sostituire la biodiversità perduta.
Stiamo vivendo un momento critico della storia della nostra specie e del mondo intero
E` un evento che non si vedeva dalla fine del Cretaceo (circa 65 milioni di anni fa – e tutti sappiamo com’è andata a finire quella volta): stiamo vivendo la sesta estinzione di massa nella storia della vita sulla terra e, se servisse sottolinearlo, ne siamo in buona misura i responsabili.
Matteo Bonas
Bibliografia:
Ceballos, G., Ehrlich, P. R., & Dirzo, R. (2017). Biological annihilation via the ongoing sixth mass extinction signaled by vertebrate population losses and declines. Proceedings of the National Academy of Sciences, 114(30), E6089-E6096.
Davis, M., Faurby, S., & Svenning, J. C. (2018). Mammal diversity will take millions of years to recover from the current biodiversity crisis. Proceedings of the National Academy of Sciences, 115(44), 11262-11267.