Il bilancio delle vittime dell’incendio che ha quasi raso al suolo una cittadina dell’isola di Maui ha superato i 100 morti. Lo ha annunciato il governatore dell’arcipelago americano delle Hawaii, Josh Green

Si tratta dell’incendio più devastante in oltre un secolo di storia degli Stati Uniti. La città di Lahaina, sulla costa occidentale di Maui, è stata quasi interamente avvolta dalle fiamme: migliaia di edifici sono stati distrutti e molti ridotti a un semplice cumulo di ceneri. Nell’ex capitale del regno delle Hawaii, che contava 12.000 abitanti, le autorità hanno già avvertito che il bilancio umano dei roghi potrebbe aumentare ancora considerevolmente nei prossimi giorni. I parenti delle persone disperse vengono incoraggiate a sottoporsi al test del Dna per aiutare a identificare i cadaveri, che spesso sono irriconoscibili.

A burnt out car lies in the driveway of charred apartment complex in the aftermath of a wildfire in Lahaina, western Maui, Hawaii on August 12, 2023. Hawaii’s Attorney General, Anne Lopez, said August 11, she was opening a probe into the handling of devastating wildfires that killed at least 80 people in the state this week, as criticism grows of the official response. The announcement and increased death toll came as residents of Lahaina were allowed back into the town for the first time. (Photo by Yuki IWAMURA / AFP)

 “Ora sono 101 le vite che sono state perse”, ha detto Green in un discorso televisivo aggiungendo che i soccorritori hanno finora battuto poco più di un quarto dell’area di ricerca che devono coprire. Si tratta dell’incendio più mortale in più di un secolo negli Stati Uniti. La città di Lahaina, sulla costa occidentale di Maui, è stata quasi interamente avvolta dalle fiamme: migliaia di edifici sono stati distrutti e molti ridotti a un semplice cumulo di ceneri. Nell’ex capitale del regno delle Hawaii, che contava 12.000 abitanti, le autorità hanno già avvertito che il bilancio umano dei roghi potrebbe aumentare ancora considerevolmente nei prossimi giorni. I parenti delle persone disperse vengono incoraggiate a sottoporsi al test del Dna per aiutare a identificare i cadaveri, che spesso sono irriconoscibili.