Ieri è stata una giornata nera sul fronte degli incendi in Italia, si sono infatti registrati tre decessi: due signori anziani nel reggino e un agricoltore del catanese. Intanto le fiamme continuano a divorare ettari ed ettari di bosco in diverse regioni del meridione, tra le quali: Campania, Sicilia, Sardegna e Calabria.

Questo triste bilancio va ad aggiungersi alle vittime già registrate in Calabria, zia e nipote, perite in un rogo qualche giorno fa.

Incendi in Sud Italia, la causa è dolosa?

Si cerca ancora l’esatta causa di questi roghi, ma una delle principali suggestioni resta quella della natura dolosa degli incendi.

Bisogna comunque sottolineare le colpe insite nella scarsa manutenzione e prevenzione delle distese boschive delle quali il nostro paese è ricco.

Come spiegato dal colonello Marco di Fonzo del nucleo antincendio boschivo dei Carabinieri:

Abbiamo mappato oltre 40 cause alla base degli incendi boschivi: dalle ripuliture dei fondi alle bruciature delle stoppe ai comportamenti dei piromani, che sono una percentuale residuale, al vandalismo. E’ capitato anche di giovani che hanno dato fuoco per vedere in azione la macchina dei soccorsi.

Le vittime

Tre persone hanno perso la vita nella giornata di ieri un uomo in Sicilia e due in Calabria.

Il primo, un agricoltore di 30 anni, è morto a Paternò, nel catanese, schiacciato dal suo trattore nel tentativo di spegnere un incendio in un podere nell’area di Ponte Barca.

L’uomo era intento nel portare una botte piena d’acqua col trattore che su di una curva lungo la statale si è capovolto schiacciandolo.

Mentre in provincia di Reggio Calabria due anziani, Mario Zavaglia (76 anni) e Nicola Fortugno (79 anni) si sono trovati circondati dalle fiamme nei propri poderi e sono periti per le ferite lasciate per le ustioni.

Sempre in provincia di Reggio Calabria, altre quattro persone sono rimaste gravemente ustionate a Vinco e per questo sono ora ricoverate d’urgenza in Campania.

Sono in totale 32 le richieste di intervento aereo ricevute dal Centro Operativo Aereo Unificato del Dipartimento della Protezione Civile oggi, di cui 10 dalla Calabria, 9 dalla Sicilia, 4 dalla Sardegna, 4 dalla Basilicata, 2 ciascuna dalla Campania e dal Lazio, una dalla Puglia.


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Franco Ferrari