Nuovo dramma sportivo per la Roma: dopo essere stata in vantaggio di due reti a cinque minuti dalla fine del match, i giallorossi si fanno recuperare dal Cagliari che con Ionita e Sau rimontano Di Francesco.
Non c’è pace per la Roma: dopo un bel primo tempo, i giallorossi perdono la testa e si fanno rimontare dal Cagliari in nove uomini. Festeggia Maran, trema Di Francesco?
PRECEDENTI E STATISTICHE:
Le sfide tra Cagliari e Roma sono spesso ricche di goal ed emozioni: negli ultimi cinque precedenti alla Sardegna Arena, i giallorossi si sono imposti per ben quattro volte pareggiando in una sola occasione nel 2016/17 (2-2 il finale). Nel 2012/13, in realtà, la sfida venne decisa a tavolino in favore dei capitolini dopo il braccio di ferro avvenuto da Cellino, allora presidente dei sardi, ed il binomio Comune-Lega Calcio. Il massimo scarto, in termini di risultato, è il medesimo per entrambe le società: i rossoblu s’imposero 5-1 nel 2010/11 mentre i giallorossi colsero la vittoria più larga (1-5 in Sardegna) nel lontano 1975/76. A dispetto degli ultimi cinque precedenti, il risultato più frequente è 1-0 in favore dei padroni di casa con sei apparizioni. Gli incontri in terra sarda tra le due compagini sono in perfetto equilibrio: in 38 match, Cagliari e Roma hanno centrato i tre punti 14 volte mentre il segno X è uscito in 10 occasioni. Equilibrio quasi perfetto anche nel conteggio delle reti: i romani battono gli avversari di una sola lunghezza (53 contro 54). Se contiamo, però, gli scontri totali in Serie A, sorride la Roma: in 88 precedenti, i giallorossi hanno battuto il Cagliari in 33 occasioni, i sardi hanno colto i tre punti 18 volte mentre sono 25 i pareggi. I capitolini volano anche nel conteggio dei goal segnati: 113 contro 88.
IL TABELLINO:
CAGLIARI (4-3-1-2): Cragno; Srna, Ceppitelli, Klavan, Padoin; Faragò, Bradaric, Ionita; Farias; Cerri, Joao Pedro. All: Maran.
ROMA (4-2-3-1): Olsen; Florenzi, Fazio, Marcano, Kolarov; Cristante, Nzonzi; Under, Zaniolo, Kluivert; Schick. All: Di Francesco.
TERNA ARBITRALE: Mazzoleni (arbitro); Paganessi-Peretti (assistenti); Giuia (IV uomo); Giacomelli (Var); Ranghetti (Avar).
MARCATORI: 84′ Ionita, 95′ Sau; 14′ Cristante, 41′ Kolarov
CRONACA DEL MATCH:
Soffia forte il vento nel capoluogo sardo ma le due squadre non si fanno intimidire da tale insidia: al 3′ Kolarov pesca tra le linee Zaniolo che, di prima intenzione, calcia a volo ma la sfera si perde di poco sul fondo; nel ribaltamento di fronte sponda di Cerri e tiro debole dal limite di Joao Pedro, nessun problema per Olsen. Il Cagliari cerca di accelerare ma la Roma, improvvisamente, colpisce al 14′: delizioso scambio sulla fascia tra Under e Florenzi, il capitano di giornata crossa a centro area trovando Kluivert che, intelligentemente, scarica fuori area per Cristante che stocca dalla distanza infilando Cragno con un rasoterra potente. Un minuto dopo, i giallorossi potrebbero tramortire i sardi con Under che, imbeccato da Kluivert, calcia al volo in area sfiorando il palo lontano. Al 21′ Cristante certifica di avere il “piede caldo”: l’ex bergamasco riceve palla sulla trequarti e scagli un destro secco verso la porta avversaria, pallone di pochissimo sul fondo.
I rossoblu tentano di reagire ma le molte assenze debilitano la fase estrosa della formazione di Maran; la Roma di contro quando attacca si rende sempre pericolosissima: al 26′ Zaniolo si gira in area ma calcia debolmente mentre alla mezz’ora Schick manca l’appuntamento col tap-in sul tiro-cross di Kolarov. Al 35′ perviene alla conclusione anche la compagine di casa con Faragò che s’incunea in area e tira, bravo Manolas ad opporsi concedendo solo il tiro dalla bandierina. Nel momento di massima spinta del Cagliari, i capitolini raddoppiano: punizione di seconda per la Roma, Manolas tocca per Kolarov che calcia potente verso la porta trovando la deviazione, di spalla, del povero Cerri che inganna il proprio estremo difensore. In chiusura di primo tempo tempo, le due squadre collezionano un’occasione per parte: al 45′ duettano molto bene Farias e Cerri, l’argentino entra in area e tenta il tiro ma Olsen è bravissimo a chiudergli lo specchio della porta. Nel capovolgimento di fronte Schick e Under mancano l’appuntamento col pallone sul cross recapitato da Kluivert.
La prima occasione della ripresa è di marca romanista: al 52′ Zaniolo tira in modo potente e preciso da dentro l’area di rigore, il pallone è ben indirizzato sotto la traversa ma Cragno, con un balzo felino, toglie la sfera dalla porta adagiandola in corner. La risposta del Cagliari si manifesta due minuti dopo col tiro, forse velleitario, di Joao Pedro che non pesca il jolly dalla distanza. Gli spettatori, soprattutto i neutrali, non si annoiano di certo: la seconda frazione di gara conta occasioni su occasioni, da ambo le parti. Al 59′, dagli sviluppi di calcio d’angolo, prima N’Zonzi, poi Schick non riescono a dare la zampata vincente al pallone che, beffardamente, danzava in area di rigore cagliaritana; al 60′ Farias si mette in proprio calciando dalla distanza dopo essersi incuneato sulla trequarti, conclusione potente ma centrale che Olsen ingoia tra le braccia senza affanni. Al 61′ è ancora Cragno a vincere il duello personale con Zaniolo che, servito da Schick, tenta il tiro di punta ma l’ex portiere del Brescia, sul primo palo, devia in angolo. Il Cagliari spinge nella parte finale del match recriminando per la mole di gioco non trasformata in rete per errori di appoggio sulla trequarti avversaria, la Roma ringrazia facendo scorrere il cronometro. La Roma non è molto abile a difendersi e, dopo una pressione asfissiante dei sardi, capitola: angolo di Srna, spizzata di Joao Pedro che spiazza la difesa romanista, sul pallone si tuffa Ionita che di testa accorcia le distanze.
Nel finale succede di tutto: Maran viene allontanato per polemiche vibranti, al 92′ Olsen sventa miracolosamente su Faragò che, nello slancio, commette fallo sullo stesso portiere svedese. Ne nasce un parapiglia incredibile che porta all’espulsione di Srna e Ceppitelli. Finita? Macché: al 95′ il Cagliari trova il punto insperato del pari con Sau che sfrutta l’errato posizionamento della linea difensiva giallorossa e batte Olsen per il clamoroso pareggio. Finisce con la festa della Sardegna Arena ed il delirio romanista.
ANDREA MARI
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