Gli ottavi di Indian Wells si colorano ancora più d’azzurro: dopo la vittoria di Jannik Sinner su Bonzi arriva anche quella di Matteo Berrettini su Lloyd Harris. Per il numero uno d’Italia si tratta della prima presenza in carriera agli ottavi di finale del Masters californiano.
Berrettini più centrato rispetto a due giorni fa
I primi game della partita sono quelli che ci si aspetterebbe da due specialisti del servizio come Berrettini e Harris, ovvero contraddistinti da pochi scambi e tanti punti risolti con la prima battuta. A concedere qualche centimetro in più, da questo punto di vista, è il sudafricano che è costretto più volte a ripiegare sulla seconda, senza però che Matteo riesca ad avvicinarsi alla zona break. Quando arriva l’ottavo gioco il numero uno d’Italia si rende conto di dover aumentare i giri anche in risposta e, complice anche un Harris che continua ad essere troppo corto e troppo falloso, strappa la battuta all’avversario andando a servire per il primo set. Berrettini cerca più volte di piantare il punto sul 6-4 con un ace e alla fine ci riesce, mandando la pallina sugli spalti.
Nel secondo set il martello abbandona Berrettini, che adesso trova meno spesso il campo con la prima e concede qualcosina di più al sudafricano; questo risponde presente quando Matteo scocca le seconde e trova il primo break della sua partita nel corso del quarto game. Nell’ottavo sembra lì lì per arrendersi quando Harris ha a disposizione altre due palle break che sono anche due set point, ma l’azzurro si aggrappa ancora al servizio e al set. Nel gioco successivo il sudafricano ha sul servizio un’altra palla set, ma Berrettini trova la scintilla per far esplodere nuovamente il suo tennis detonante. Da lì Matteo vincerà un parziale di 12 punti a 3 con cui chiude la frazione sul 7-5 e guadagna per la prima volta in carriera un posto agli ottavi di finale di Indian Wells.
ENRICO RUGGERI
Photo Credit: via Twitter, @TennisChannel
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