Indro Montanelli, scrittore anticonformista protagonista del Novecento italiano

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Di Silvia Colaiacomo

Indro Montanelli è stato uno scrittore e giornalista italiano. Nacque il 22 aprile 1909 a Fucecchio, un paesino in provincia di Firenze, a cui lui stesso attribuisce il merito per la formazione del suo carattere. Montanelli ha sempre manifestato un profondo legame con la sua città natale, radice della sua stessa scrittura, asciutta e incisiva. Nonostante il successo e gli innumerevoli viaggi, questo piccolo paesino toscano ha avuto sempre un posto nel suo cuore.

Montanelli dopo aver conseguito due Lauree, una in Giurisprudenza e l’altra in Scienze Politiche, si trasferisce in Francia dove iniziò a lavorare da “Paris Soir” iniziando così la sua carriera come reporter. Inizialmente sostenitore degli ideali fascisti, nel 1935 decide di partire e arruolarsi nel ventesimo battaglione eritreo, esperienza che racconta in un diario, pubblicato come “XX Battaglione eritreo”. Indro Montanelli in seguito a questa esperienza divenne critico nei confronti del regime e fu per questo escluso dall’albo dei giornalisti.

La carriera di Indro Montanelli

Montanelli passò un lungo periodo della sua vita lontano dalla sua terra natale, accettò prima, un posto di lettore di italiano a Tartu, in Estonia e poi divenne direttore dell’Istituto Italiano di Cultura a Tallinn. Ritornato in Italia, nel 1938, venne assunto dal “Corriere della Sera”, dove svolse l’attività di reporter in diversi Paesi europei. Dopo il crollo del regime fascista, nel 1943, si unì al movimento partigiano “Giustizia e Libertà”, in seguito catturato e arrestato dai tedeschi.

Indro Montanelli, pochi anni dopo, insieme con altri collaboratori del “Corriere della Sera”, fondò nel 1974 “Il Giornale nuovo”. Durante i venti anni di direzione egli si aggiudicò tanti avversari che intralciarono il suo lavoro, come le intimidazioni e l’attentato delle Brigate Rosse. Montanelli non è stato solo un giornalista, ma un protagonista del Novecento italiano, incarnazione della classe borghese, per stile e pensiero, in costante ricerca di voce e riscatto verso le ingiustizie.

“La Stanza” di Indro Montanelli

In seguito ad un cambio di editore, Montanelli prende posizioni fortemente critiche rispetto a questo, che lo indussero ad abbandonare “Il Giornale” e a dar vita a “La voce”, un nuovo quotidiano liberale e anticonformista, che però chiuse nel 1995. Il giornalista tornò allora a scrivere per il “Corriere della Sera”, dove tenne la rubrica “La stanza di Montanelli”, una corrispondenza diretta con i lettori, composta da domande e critiche.

Nella “Stanza” Montanelli ha lasciato buona parte del suo pensiero. Figura in controtendenza, che criticò il metodo costituzionale, la magistratura e la politica. Anticonformista fino alla fine, ha dettato lui stesso la sua epigrafe, breve e chiara, come il suo carattere. Indro Montanelli, prende congedo dai suoi lettori il 22 luglio 2001. Per l’ultima volta, non perse l’occasione di rivolgersi a loro.

Silvia Colaiacomo

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