Elton Julian ha deciso di intraprendere una nuova sfida confermando le indiscrezioni delle scorse settimane. DragonSpeed prenderà parte a cinque appuntamenti della prossima stagione di Indycar. Primo passo per un impegno a tempo pieno nel 2020?
Indycar DragonSpeed. Per la prossima stagione di Indycar avremo modo di apprezzare, anche se solo per cinque appuntamenti, un nuovo team: DragonSpeed. Il team statunitense fondato da Elton Julian nel 2007 esordirà nella serie nel primo appuntamento stagionale a St. Petersburg il 10 marzo. Le altre gare a cui prenderà parte sono quelle al Barber Motorsports Park, Road America e Mid-Ohio. A queste, si aggiunge la partecipazione alla 103 esima edizione della 500 miglia di Indianapolis.
DragonSpeed stava preparando da tempo l’ingresso nella serie americana. Elton Julian nel mese di luglio aveva lasciato intendere l’intenzione di provare lo sbarco in Indycar. Il fondatore del team statunitense si era detto affascinato dalla continua crescita e competitività della serie. L’esordio avverrà solamente con una vettura, motorizzata Chevrolet, con Ben Hanley alla guida. Il 34 enne pilota inglese ha già corso con il team nelle ultime due edizioni della 24h di Le Mans nella categoria LMP2.
DragonSpeed è stato fondato nel 2007 da Elton Julian con lo scopo di competere nei campionati turismo ed endurance. Il team americano ha trionfato nel 2015 nel Pirelli World Challenge GTA e nella European Le Mans Series nel 2017 nella categoria LMP2. I progetti futuri non includono solamente l’Indycar. Nel 2019 DragonSpeed sarà impegnato nel WEC, tra cui alla 1000 miglia di Sebring ed alla 24h di Le Mans. Recentemente è stata ufficializzata la sua partecipazione alla 24h di Daytona 2019.
“Siamo grati alla Indycar per averci accolto. E’ un campionato in grande ascesa grazie alla qualità delle gare prodotte dall’attuale regolamento tecnico. Non sottovaluteremo la sfida. Siamo consapevoli che l’Indycar sarà il campionato più difficile che abbiamo mai affrontato con al suo interno la gara più importante del mondo.” – Elton Julian