Inizia l’era di Antonio Tajani alla guida di Forza Italia. Il consiglio nazionale di Forza Italia ha votato all’unanimità il documento che “affida ad Antonio Tajani e agli organi dirigenti monocratici collegiali secondo le rispettive competenze previste dallo statuto il compito di guidare il movimento fino al congresso nazionale in spirito unitario, nella continuità con le idee e i principi del nostro fondatore”.

“Mi considero in primo luogo un militante di Forza Italia. Gradi e pennacchi non mi entusiasmano”. Lo ha affermato Antonio Tajani durante il consiglio nazionale di Forza Italia. “L’ultimo sondaggio che ho ricevuto ci dice che siamo all’11%. Raccolgo una eredità che è quasi impossibile da raccogliere”.

Il nostro è “un movimento politico che si candida a essere protagonista dell’azione di governo. Siamo al governo lealmente, senza compiacenza, ma con lealtà, serietà, responsabilità. Dobbiamo farlo portando le nostre proposte e i nostri valori sul tavolo del governo”.

All’apertura dei lavori, le parole di Tajani: “Vi prego di rimanere in piedi, questo è il primo Consiglio che si svolge senza Silvio Berlusconi, credo che sia meglio dedicare più che un minuto di silenzio, un minuto di applausi ma vedo che l’applauso è partito spontaneo”. 

Gli applausi sono durati parecchi minuti con i consiglieri e il vicepremier in piedi sul palco, visibilmente commossi.

Berlusconi è stato comunque presente, grazie alla lettera letta dal palco da chi è stato indicato come l’erede politico naturale alla futura guida del partito: “Carissimi, grazie per l’appoggio e vicinanza che avete sempre dato al nostro caro papà e grazie per tutto ciò che farete d’ora in poi per continuare a far valere gli ideali di libertà, progresso e democrazia che hanno sempre contraddistinto il suo pensiero e la sua azione. Un abbraccio grande a tutti con i migliori auguri di buon lavoro”.

Tajani ha indicato “cinque sfide” al centro del suo programma politico: “produttività e occupazione, salari e giovani; occupazione e demografia; Sud e Ue”. E così le ha spiegate: “Queste sfide intendo raccoglierle insieme a tutti quanti voi per avere una forza politica che sia dimora dei moderati. Una dimora che dobbiamo costruire, rafforzare attraverso un partito in cui ci sia un grande confronto di proposte non mi piacciono i pettegolezzi da terza elementare. Noi vogliamo sopravvivere per rendere omaggio a questo signore, vogliamo vincere e governare”.

Per il neo segretario “guidare Forza Italia è un’impresa davvero complicata perché non ci sarà mai nessuno” come Silvio Berlusconi. “Ma adesso tutti insieme dobbiamo rendere onore a quello che ha fatto e non disperdere tutto il patrimonio che ci ha lasciato, come una grande eredità che noi abbiamo, e guai se i figli disperdono l’eredita del padre”, ammonisce. “Non è questione di pennacchi e poteri. Si combatte tutti insieme”.

“Silvio Berlusconi è il nostro presente e il nostro futuro, perciò propongo al Consiglio di modificare lo statuto aggiungendo nel frontespizio le parole ‘Silvio Berlusconi presidente e fondatore’ “. Ma dopo la commozione si deve, come affermato in queste ultime ore proprio da Tajani, “guardare al futuro”.

Il vicepremier aveva anche evidenziato che “chi sarà eletto leader con tutti i poteri, non sarà una reggenza ma una vera guida del partito che guiderà Forza Italia al congresso”. Secondo Tajani, poi, “c’è molto sconcerto tra i politici locali, regionali, nazionali, si è persa una identità: lo vedo soprattutto a sinistra, il M5S rischia di sfarinarsi, il Pd è diventato un doppione dei Cinquestelle. Chiaro che c’è delusione. L’onorevole Caterina Chinnici ha lasciato il Pd in Europa per aderire alla delegazione di Forza Italia, senza chiedere nulla. I nomi nuovi? Solo quando sarà cosa già fatta“.

Tajani ieri ha assicurato che “la famiglia Berlusconi ci ha sempre incoraggiato, Marina mi ha chiamato per dirmi di andare avanti, perché Forza Italia è una delle più belle realizzazioni della vita di Silvio Berlusconi. Nessuna contraddizione, auspico che la famiglia possa continuare a essere presente: decideranno al momento opportuno, non mancheranno messaggi di vicinanza e sostegno, e questo è già molto importante. La vicinanza della famiglia Berlusconi rassicura il nostro elettorato, dobbiamo dimostrare di sapere camminare con le proprie gambe. Noi guardiamo al futuro, come ci ha chiesto Berlusconi nel suo ultimo intervento“.