“Sono quasi 300 mila i bambini colpiti dalle terribili inondazioni in Libia“. Lo dichiara Andrea Iacomini, portavoce dell’Unicef Italia. Intanto l’Onu ha avvertito del pericolo di malattie derivanti dall’acqua contaminata a Derna, in Libia, dopo l’inondazione che ha distrutto la città. Jens Laerke, portavoce dell’Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari (Ocha), ha dichiarato al programma Today di BBC Radio 4 che il sistema dei pozzi d’acqua è stato contaminato. “Le persone hanno bisogno di bere e se iniziano a bere acqua contaminata, potremmo assistere a un’ondata secondaria di malattie e persino alla morte, se non riusciamo a fermare tale fenomeno“, afferma.

Il bilancio delle vittime delle devastanti inondazioni che hanno colpito la Libia orientale è salito ad almeno 5.500 morti e 7.000 feriti, secondo i servizi di emergenza di Tripoli. Il portavoce Osama Ali ha affermato che non è ancora possibile determinare il numero definitivo delle vittime, con cadaveri che vengono tuttora recuperati dalle aree colpite. Secondo le ultime stime, le persone disperse ammontano a circa 10.000. Gli sfollati sono circa 30.000.

È un’ecatombe senza fine nella devastata città portuale di Derna, in Libia, dove potrebbero essere circa 20.000 i morti per la tempesta Daniel che sabato notte si è abbattuta sulla costa settentrionale della Libia. A fronte delle 10.000 vittime dichiarate dalle agenzie umanitarie ufficiali come la Mezzaluna Rossa libica, la nuova drammatica stima di 20.000 morti è del direttore del Centro medico Al-Bayda, Abdul Rahim Mazi, citato dal Guardian, mentre gli aiuti internazionali cominciano a poco a poco ad arrivare sul posto.I morti accertati finora a causa delle inondazioni a Derna sono 3.800: lo hanno reso noto le autorità locali

I corpi giacciono ovunque: nel mare, nelle valli, sotto gli edifici“, ha detto Hichem Chkiouat, ministro dell’Aviazione civile. Nel cimitero ci sono più di 700 corpi accatastati in attesa di essere identificati. L’acqua, hanno raccontato i testimoni, “è salita fino a toccare i tre metri”, distruggendo case, trascinando auto e persone, rendono inagibili le strade trasformate in torrenti torbidi di fanghiglia rossastra. E proprio lo stato delle vie di comunicazioni rende difficili le operazioni di soccorso che sono state dirottate in alcuni casi via mare: da Tripoli è partita una nave carica di materiali sanitari.

Secondo l’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM) Derna è ora accessibile solo da due ingressi a sud (rispetto ai sette abituali) e le diffuse interruzioni di corrente e della rete di telecomunicazioni stanno limitando le comunicazioni.

La Commissione europea ha annunciato che Germania, Romania e Finlandia stanno inviando aiuti a questa città. L’Ue ha sbloccato una prima dotazione di 500.000 euro e il Regno Unito ha annunciato un primo pacchetto di aiuti di 1,16 milioni di euro per rispondere ai bisogni più urgenti della popolazione libica