Preso di mira da compagni e anche da prof per aver dichiarato la sua omosessualità, citate anche frasi del Ministro Fontana.
Un ragazzo di 17 anni è stato discriminato e offeso da un piccolo gruppo di coetanei, con la complicità di un professore, dopo aver dichiarato la sua omosessualità.
La madre del ragazzo ha riferito subito la vicenda alla preside dell’Istituto Informatico Enrico Mattei di San Donato Milanese. La denuncia è apparsa sulla pagina Facebook dei Sentinelli e ripresa anche da alcuni media. Ad usare frasi omofobe sarebbe stato anche uno dei professori del ragazzo a cui è stato “presentato un esposto” dalla madre dello studente.
Daniele, nome di fantasia, è stato apostrofato con riferimenti di tipo fascista ed omofobo. Inoltre è stato spettatore di una scena in classe dove venivano esaltate le dichiarazioni ostili del Ministro Fontana.
La dirigente, Susanna Musumeci, ha replicato alle accuse di indifferenza con un lettera, spiegando tutte le misure prese anche nei confronti del docente.
Questo, però, non è un caso isolato: a Viareggio, sui muri, sono comparse alcune scritte omofobe e svastiche. Una scritta omofoba è comparsa sul muro del municipio di Giuliano dove si stava celebrando l’unione tra due omosessuali.
Questi casi avvengono in una settimana particolare, la settimana del Pride dove, in quasi tutta Italia, si svolgeranno alcune manifestazione dedicate a tutti i diritti civili, alle libertà di espressione del proprio orientamento sessuale. Milano, lanciando l’hastag #civilimanonabbastanza, ha organizzato la Pride Week, un settimana di incontro e dialogo, che si concluderà con la parata di oggi pomeriggio che partirà proprio da Porta Venezia, luogo storico per la comunità LGBT.