La vittoria nel campionato di Serie A. Le spese folli nelle ultime due finestre di calciomercato. La voglia di aprire un ciclo. Poi il Covid-19 persistente, lo stop dal Governo cinese, la crisi economica dei Suning e l’arrivo del prestito erogato dal fondo Oaktree. Tutto in pochi mesi. Dal paradiso della conquista del primo posto in massima serie al ridimensionamento. E adesso cosa succederà? Inter-Conte, c’è aria di divorzio. Ecco il primo effetto collaterale di questa situazione rivoluzionata dalla pandemia.
Inter-Conte: il club chiede un ridimensionamento, ma il tecnico non ci sta
Parola d’ordine in casa Zhang: ridimensionamento. Basta spese folli e stop agli arrivi di calciatori di primissima fascia con ingaggi stellari. È un Inter in emergenza economica che, durante questo calciomercato estivo, dovrà vendere almeno un big per registrare una plusvalenza di oltre 100 milioni di euro. Una situazione che il tecnico leccese, neo campione d’Italia proprio con i nerazzurri, non vuole accettare. Nelle idee dell’ex Chelsea e Juventus, infatti, c’era la voglia di continuare con il trend di spese attuato negli ultimi anni per assaltare, con forza, anche la Champions League.
Una frattura difficilmente sanabile (ma non definitiva) che dovrebbe portare al divorzio consensuale tra le parti. L’Inter di Suning, una volta trattata la buonuscita con il mister, potrebbe gettarsi a capofitto su Massimiliano Allegri, tecnico desideroso di rimettersi in gioco, sul quale è piombata con forza anche la Juventus. Nonostante il ridimensionamento, infatti, il parco giocatori dei nerazzurri resta di primissimo livello: c’è (tanto) materiale sul quale lavorare nel prossimo futuro. Antonio Conte, invece, potrebbe compiere il tragitto inverso di Josè Mourinho, approdato alla Roma, andando ad occupare proprio la panchina del Tottenham Hotspur: il club londinese stravede per il mister italiano.
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