L’Inter di Conte proverà a sfatare il tabù Sassuolo nell’anticipo delle 12.30. Orfani di Sanchez, D’Ambrosio e Sensi, i nerazzurri hanno l’occasione di superare la sconfitta con la Juventus e mostrare quella maturità su cui sta tanto lavorando il nuovo mister. Quella al Mapei Stadium è la prima di una lunga serie di incontri che metterà a dura prova Lukaku e compagni.
Non c’è modo migliore per l’Inter di riscattarsi, se non affrontare la bestia nera dei nerazzurri di questi anni: una vittoria, un pareggio e sette sconfitte contro il Sassuolo negli ultimi nove incontri. La sfida contro i neroverdi sembra già essere decisiva per i ragazzi di Conte, costretti a rincorrere la Juventus e ad affrontare una lunga serie di impegni tra campionato e Champions.
Sassuolo, la bestia nera: ma perché?
Se si pensa che l’ultima vittoria nerazzurra contro il Sassuolo risale al 18 dicembre 2016 e che, sempre in questa data, l’Inter ha segnato l’ultima volta al Mapei Stadium, c’è poco da spiegare. Il primo confronto non è stato assolutamente negativo per i nerazzurri, che hanno demolito gli emiliani per 7-0; stesso film l’anno successivo, ma a San Siro. Da quel momento in poi, affrontare il Sassuolo per l’Inter è sempre stato un incubo: Mancini, Pioli e Spalletti non hanno saputo sfatare questo tabù; o meglio, non completamente.
L’ultima vittoria nerazzurra, menzionata sopra, è firmata Candreva e vedeva in panchina Stefano Pioli. Neanche Luciano Spalletti è riuscito a sfatare questo tabù: durante la sua gestione tre vittorie neroverdi e un pareggio; lo 0-0 a San Siro dello scorso anno è infatti l’ultimo incontro tra le due compagini, pronte a darsi battaglia ancora una volta. Questa volta però con un vuoto, quello dell’ex Presidente Giorgio Squinzi, venuto a mancare nelle scorse settimane, che scherzava sempre su questa statistica:
(…) Ogni volta che battiamo l’Inter, metto un quadretto in ufficio con il risultato e la data. Siamo a quota sei e non c’è più posto…
(Giorgio Squinzi, 16 maggio 2018, dopo Inter-Sassuolo 1-2)
La probabile formazione nerazzurra
Conte schiererà la solita Inter al Mapei Stadium, o quasi. Con le assenze di Sanchez, Sensi e D’Ambrosio, le scelte del mister sono forzate: 3-5-2, con Candreva sulla destra e Gagliardini in mezzo al campo. Nei tre di difesa Bastoni parte titolare sostituendo Godin, mentre in attacco sembra essere confermato il tandem Lukaku–Martinez, con l’ex Politano che insidia l’argentino.
Nella conferenza stampa tenuta oggi, l’allenatore salentino si è espresso in merito all’infortunio di Sanchez, spendendo queste parole:
Sicuramente c’era molto dispiacere da parte di tutti quanti perché stiamo parlando di un ragazzo che pensavo di aver recuperato e aveva già iniziato a darci un importante apporto da tutti i punti di vista. Detto questo dispiace anche per il ragazzo, è venuto qui con entusiasmo e grande voglia di mettersi in discussione. Stava facendo bene, aveva lavorato duramente per tornare ad essere il Sanchez che ricordiamo, quando era il momento di raccogliere i frutti c’è stata questa tegola e dispiace ma gli infortuni fanno parte della carriera, io ne ho avuti tanti in carriera e ogni volta devi essere bravo a rialzarti ancora più forte di prima.
(fonte: passioneinter.com)
Tra Champions e campionato
Sette partite in dieci giorni sono davvero tante, se poi si conta che tra queste compare il doppio confronto decisivo in Champions League contro il Borussia Dortmund. Nel mezzo, Sassuolo, Parma, Brescia, Bologna e Verona non sembrano essere ostacoli insuperabili per i nerazzurri, sebbene gli incontri così ravvicinati possano complicare le cose. Sarà decisivo quindi per Antonio Conte la gestione delle energie e degli uomini, con l’auspicio, per il mister, di avere le risposte sperate dalle seconde linee, con possibili sorprese. Come quella di Sebastiano Esposito, pronto a esordire in prima squadra:
Stiamo parlando di un ragazzo che ha fatto tutto il precampionato con noi, è un prospetto importante per il futuro ma anche per il presente dell’Inter. È cresciuto tanto ed a tutti gli effetti fa parte della rosa. Non avrei timore a farlo giocare. Inevitabile che quando hai davanti Lukaku, Lautaro, Politano e Sanchez, ero stato chiaro anche in estate. Lo stavo facendo esordire a Barcellona, stava entrando, quindi per far capire la fiducia che ho io e che hanno i compagni. Deve viaggiare terra terra, ma non mi dà segni di presunzione. Dovesse darmeli, state certi che sarei pronto a toglierla.
(Antonio Conte in conferenza stampa, fonte: passioneinter.com)
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