Continua la fantastica corsa di Lorenzo Sonego agli Internazionali di Roma, dove il piemontese giocherà la prima semifinale 1000 in carriera. Battuto in tre set intensi Andrey Rublev, Lorenzo affronterà Novak Djokovic protagonista con Stefanos Tsitsipas di un altro quarto di finale di altissimo livello.

Sonego subisce nel primo e comanda nel secondo

Nei primi turni di battuta Sonego sembra dimostrare quel tennis solido e propositivo visto contro Thiem. Rublev è un tipo di giocatore diverso dall’austriaco e si adatta meglio al gioco rapido del torinese. In un terzo game che aveva visto Lorenzo avanti 40-15 il russo ha saputo tenere botta e approfittare dei momenti di poca lucidità dell’avversario, trovando il primo break del match. Rublev prende perfettamente le misure al gioco di Sonego e in risposta è chirurgico nel rispedire la pallina ai piedi del piemontese.

Dall’altro lato però Sonego approfitta della difficoltà del moscovita sotto rete, costringendolo spesso a discese fallose. In questo modo Lorenzo salva altre tre palle break nel quinto game, ma questa strategia non basta a placare le martellate del russo nel nono game. Dopo aver concesso appena tre punti sul proprio servizio, Rublev continua a comandare il gioco anche in risposta, effettuando il secondo e ultimo break del set, chiuso sul 6-3.

In apertura di secondo set Sonego sembra invertire l’andazzo in risposta, trovando ottime soluzioni per mettere in difficoltà il moscovita; se in tutto il primo set il torinese aveva messo appena tre punti, nel primo turno in risposta del secondo ne piazza addirittura sei, conquistando il primo break del match. Non si tratta di un caso isolato, perché anche nei turni di battuta successivi Rublev non è messo nelle condizioni di comandare facilmente gli scambi. Anche al servizio Lorenzo trova più solidità rispetto al primo set, concedendo solo una palla break al russo nei primi tre turni di battuta. Nel quinto e decisivo per vincere il set Sonego concede la seconda palla break, ma Sonego è eccezionale e chiude sul 6-4.

Nel terzo Lorenzo si regala la semifinale…

I primi tre game del terzo set si giocano su un filo d’alta tensione in cui è il servizio a decidere i punti. La situazione di equilibrio si spezza nel quarto gioco, il più lungo del match (in cui sono 16 i punti giocati); qui Sonego salva tre palle break, risolvendo poi ai vantaggi e mantenendo il punteggio in parità. Nel quinto game arriva il primo break a zero di Sonego, che sotto la bolgia della Grand Stand Arena spezza le ali a Rublev. Il russo tenta di reagire recuperando da 40-0, ma Sonego ancora una volta è estremamente lucido nel giocare i punti importanti e mantiene il break di vantaggio.

Nell’ottavo game Sonego è costretto ancora a salvare una palla break, e ancora una volta si dimostra abilissimo a trovare le giuste soluzioni nei momenti di tensione. Nel gioco successivo Rublev salva un match point, ma Sonego piazza il centesimo punto della partita chiudendo sul 6-3 e facendo tornare un italiano in semifinale al Foro dopo 14 anni.

…e trova Novak Djokovic

Il match tra Tsitsipas e Djokovic riprende da dove si era interrotto ieri, ovvero con il greco in vantaggio di un set e avanti di un break nel secondo. Se nel primo parziale le sorti del set erano state decisi nella sua prima metà – con il doppio e decisivo break da parte del greco nel primo e sesto game – l’ago della bilancia del secondo si muove di più nei game finali. Nell’ottavo gioco infatti Djokovic effettua il contro-break, salvando poi nel game successivo tre palle break a favore di Tsitsipas, rimontando da 15-40. Il numero uno del mondo trova un altro break nel dodicesimo game – che decreta un parziale di 5 giochi a 1 – con cui strappa al numero uno della Race il secondo set.

Nel terzo game del terzo set Tsitsipas torna a togliere il servizio a Djokovic, che nel gioco successivo prova a recuperare lo svantaggio fallendo però due palle break. Nel quinto game (il più lungo e intenso della partita) il serbo salva quattro velenosissime palle break, sfruttando invece quelle concesse dal greco nel sesto gioco. Il valzer dei break però non finisce qui. Nel nono game Nole perde di nuovo il servizio, mandando Tsitsipas a servire per il match, che ormai sembra nelle mani del greco. Ancora una volta però la piega della partita cambia clamorosamente, e Djokovic piazza due break consecutivo, vincendo gli ultimi tre game della partita. Una prova di forza spaventosa di Djokovic, all’undicesima finale agli Internazionali di Roma, l’ottava consecutiva.

ENRICO RUGGERI