Le grandi sorprese ed emozioni sono da sempre all’ordine del giorno agli Internazionali di Roma. Andiamo dunque alla scoperta di alcuni degli eventi più sorprendenti ed inattesi che sono accaduti nel corso della storia del torneo, situazioni che, per un motivo o per l’altro, non potranno mai essere dimenticate da tutti gli appassionati della racchetta.
Filippo Volandri e quel Centrale ai suoi piedi contro Roger
Non si può non partire da quel clamoroso 6-2 6-4 rifilato da Filippo Volandri a Roger Federer nell’edizione del 2007. Il cammino dell’italiano infatti, dopo le belle vittorie dei primi due turni contro Gabashvili e Gasquet, sembrava inesorabilmente destinato ad interrompersi al cospetto del numero 1 del mondo svizzero. L’italiano tuttavia, spinto da un Centrale ribollente di passione, sfodera una prestazione meravigliosa per accedere ai quarti di finale. Lui che per entrare in tabellone aveva ricevuto addirittura una wild card da parte degli organizzatori.
Al termine del match Filippo si stende sulla terra, si alza, stringe rapidamente la mano all’avversario e all’arbitro per poi iniziare uno storico giro di campo per ringraziare tutto il pubblico che quel giorno non ha smesso un secondo di sostenerlo. Il cammino di Volandri, in quell’edizione degli Internazionali di Roma, non si fermerà qui. Nei quarti di finale, infatti, bisogna registrare un’altra bellissima impresa contro il ceco Berdich, prima di cedere in due facili set contro il cileno Fernando Gonzalez.
Quella volta che per poco Gulbis non buttò fuori Nadal
L’edizione del 2010 è soprattutto l’anno della semifinale di Ernests Gulbis. Il lettone si presenta al penultimo atto contro Rafael con in tasca il titolo di Delray Beach vinto un mese prima ma soprattutto dopo aver battuto Roger Federer in un incredibile match al secondo turno. Nadal, alla fine, quella partita e quel torneo li vincerà. Nessuno tuttavia si sarebbe mai aspettato che potesse essere messo così in difficoltà da questo ventunenne lettone. Gulbis infatti, dopo aver perso il primo set per 6-3, si rifà clamorosamente sotto andando a vincere il secondo per 6-4.
Nel terzo sembra ancora lui ad avere in mano il pallino dello scambio e a poter tentare un’incredibile impresa. Alla fine, però, a spuntarla è ancora una volta il campione maiorchino per 6-4. Per il lettone quest’esperienza al Foro sembra essere l’inizio di una radiosa carriera ma in realtà sarà solamente un grandissimo exploit. Da quel giorno, infatti, ci saranno soprattutto tantissimi rimpianti per quello che poteva essere e, per colpa sua, non è stato.
Internazionali di Roma: l’incredibile vittoria di Maria-Jose Martinez Sanchez
Gli Internazionali di Roma del 2010 saranno ricordati senza dubbio anche per la vincitrice del torneo femminile, una delle più inaspettate che si ricordi al Foro. Si tratta della spagnola Maria-Jose Martinez Sanchez, che quell’anno sconfisse nell’ultimo atto la grande favorita serba Jelena Jankovic, in corsa per il suo terzo sigillo nella Capitale. Il 7-6 7-5 rifilato alla tennista slava non sarà l’unico capolavoro della settimana dell’iberica. Spiccano ,senza dubbio, soprattutto la vittoria in semifinale contro l’altra serba Ana Ivanovic e quella agli ottavi contro Caroline Wozniacki, tutte giocatrici spazzate via dal gioco decisamente votato all’attacco della tennista spagnola. Quella vittoria rimarrà il titolo più importante della carriera di Maria.
Paolo Lorenzi spaventa Nadal
E’ il secondo turno degli Internazionali di Roma del 2011. Il qualificato italiano Paolo Lorenzi (148 ATP), sul Campo Centrale, affronta il cinque volte campione Rafael Nadal. L’italiano arriva da due buone vittorie nelle qualificazioni ma soprattutto dall’impresa del giorno prima contro il numero 22 del mondo Thomaz Bellucci, semifinalista la settimana prima a Madrid. Lorenzi entra in campo contro il campione maiorchino con il pubblico che lo guarda come se fosse una vittima sacrificale. Non potrebbe essere altrimenti. Per lui si tratta del primo vero big match della vita dopo una carriera passata prevalentemente nei tornei minori. Quell’incontro, tuttavia, durerà addirittura 2h e 37 minuti, con Nadal che se lo aggiudica per 6-7 6-4 6-0, dopo aver rischiato anche di vederselo scappare via nel secondo set. Per Paolo, di fornte ad un pubblico in visibilio, un’esperienza che non dimenticherà mai. Una partita, questa, che sarà fondamentale negli anni successivi. Da qui, infatti, Lorenzi capirà di potersela giocare anche con tennisti di questo calibro.
Internazionali di Roma: quei magici quarti di finale di Andreas Seppi
Rimarranno per sempre negli annali i quarti di finale raggiunti a Roma da Andreas Seppi nel 2012. Una cavalcata straordinaria iniziata con una vittoria al terzo set contro Istomin per proseguire poi con quelle due battaglie indimenticabili sul Pietrangeli rispettivamente contro Isner e Wawrinka. L’altoatesino, contro lo svizzero, annullerà addirittura sei match point, di cui tre nel tie-break decisivo. Il cammino di Andreas s’interrompe solamente nel turno successivo contro Roger Federer. Un 6-1 6-2 inflitto ad un Seppi probabilmente stremato dalle due maratone dei giorni precedenti.
L’impresa di Sara Errani
Ultima ma solamente per un fattore cronologico la stupenda finale raggiunta da Sara Errani nell’edizione del 2014. L’ultima donna a riuscire nell’impresa fu Raffaella Reggi nel 1985 (vinse anche il titolo) ma in quell’anno si giocò non nella Capitale bensì a Taranto. Bisogna dunque risalire addirittura al dopoguerra per trovare un’atleta azzurra in finale al Foro. Si tratta di Anna Ullstein Bossi nel 1950, anche quest’ultima in quel caso campionessa. Sarita non riuscirà a portarsi a casa l’ultimo atto, fermata dalla potenza di Serena Williams. Per lei e per tutto il movimento femminile, comunque, fu un enorme successo. Abbiamo ancora negli occhi, infatti, quella bellissima cavalcata. La vittoria di secondo turno contro la russa Makarova, quella ai quarti contro la cinese Li Na per chiudere infine con quella in semifinale contro la numero 8 del mondo Jelena Jankovic. Momenti straordinari, quelli, che speriamo il tennis femminile italiano possa tornare ben presto a rivivere.
ENRICO RICCIULLI
Photo Credit: account Twitter ufficiale Tennis Circus, @Tenniscircus