Niccolò Agliardi, in occasione della presentazione del suo album”Resto”, avvenuta a Roma, ci dedica un po’ del suo tempo rispondendo ad alcune delle nostre curiosità.
MMI: Allora Niccolò sappiamo che sei scrittore, cantautore, cantante, quale ruolo rispecchia maggiormente la tua personalità?
N: E’ stagionale – ammette mentre ride- non si può scindere, a seconda delle stagioni. Adesso mi sto concentrando molto sulla promozione di “Resto”, ma non vedo l’ora di rimettermi a scrivere sul mio romanzo “Ti devo un ritorno”, che sta per diventare un’altra cosa. Poi non vedo l’ora di iniziare un’altra stagione del programma televisivo “Dimmi di te”. La mia attività è come un maggese: come la terra che ogni tanto viene smossa e ricomincio da una nuova parte.
MMI: Per quanto riguarda il tuo nuovo album, appunto, rispetto ai precedenti..cosa troviamo di nuovo? E’ un album diretto, sincero, con sentimenti veri. Al centro troviamo temi come la famiglia, quanto è importante per te la tua famiglia e il tuo ruolo di padre?
N: Le tre cose vanno insieme: di nuovo c’è appunto questo, ossia la vita che è cambiata, ribaltata. Una parte di vita si è arricchita, si è modificata. La mia voce è diversa, c’è del tempo che è passato rispetto a prima e si sente e si vede.
MMI: Ti senti maturato, cambiato rispetto a prima? Anche dal punto di vista artistico?
N: mi sento invecchiato, ma con molta verità. Conosco a memoria i miei anni passati e li riconosco tutti. Il fattore tempo è determinante e si vede in tutti i livelli della mia vita. Soprattutto per il ruolo paterno che ho ora.
MMI: Tu hai fatto molte collaborazioni, c’è una persona in particolare con cui vorresti collaborare e con cui ancora non hai collaborato?
N: Tante, assolutamente. Io collaboro con molti musicisti diversi, facendo esperienze corali e diverse. Coinvolgo amici e ne conosco di nuovi con questa tecnica. Non mi viene in mente nessuno in particolare perché in genere tendo a comporre una canzone, a pensare a una persona e a chiamarla subito per collaborare immediatamente.
MMI: Una canzone a cui ti senti particolarmente legato?
N: Jhonny, perchè permette di parlare del tema dell’adozione di un figlio e di poter raccontare la vita dal suo punto di vista, che sarebbe diverso dal mio.
Ringraziamo allora Niccolò Agliardi per averci concesso qualche minuto per potersi raccontare e invitiamo tutti quanti ad ascoltare uno dei dischi, “Resto”, che rispecchia maggiormente il cantautorato italiano.
Simona Abbate Sidoti