Motori

Intervista a Federico Stirpe: “Un sogno vivere la 24h di Le Mans”

Quale figura si nasconde dietro ogni singolo pilota? Queste icone divenute negli anni degli déi osannati ed idolatrati dal pubblico, riescono a diventare delle macchine quasi infallibili capaci di ridurre a 0 ogni margine di errore, ma come?

Carichi di dubbi e curiosità, in occasione dell’evento motoristico più importante al mondo – la 24h di Le Mans – abbiamo avuto il piacere di parlare con Federico Stirpe, laureato in Scienze Motorie all’Università di Pisa, divenuto preparatore atletico subito dopo il percorso accademico. Da quasi 8 anni segue piloti in giro per il mondo ed ha partecipato a tantissimi eventi importanti quali la 24h di Spa e la 12h di Bathurst ed ora corona il suo sogno: quello di partecipare alla 24h di Le Mans al fianco di Riccardo Pera, pilota Porsche del team Dempsey Proton Racing.

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Federico Stirpe nei box del team Dempsey Proton Racing della 24h di Le Mans – Photo Credit: Federico Stirpe

La nostra intervista a Federico Stirpe

“Come ci si sente a partecipare alla 24h di Le Mans?”

“La mattina della partenza mi son svegliato con largo anticipo ed una volta in piedi ero agitato per l’emozione. L’adrenalina era tantissima! Una volta arrivato al circuito, ritirato il pass e fatto un giro nella pit-lane ho provato sensazioni uniche. Essere qui è un orgoglio perché su questo circuito si è scritta la storia del motorsport! Non trovo le giuste parole per descrivere al meglio ciò che provo”.

“Cosa ti ha portato ad unire la tua professione al mondo del motorsport?”

“Fin dagli anni universitari ho sempre lavorato in sport di squadra e mi son ritrovato nel mondo del motorsport grazie alla giusta combinazione di bravura e fortuna. Mi ha sempre affascinato l’idea di seguire un singolo atleta costantemente, che sia per un giorno, per un mese o per un anno. Con questa metodologia ho dovuto cambiare il mio modus operandi migliorandomi sempre anche coi vari corsi di specializzazione, proprio perché nella mia professione, non è facile. Nel motorsport i piloti stanno fermi nell’abitacolo e quindi bisogna optare per una preparazione unica e complessa perché sembrano rimanere “fermi” ma sono atleti di primo livello cui necessitano di una preparazione ferrea e solida”.

Federico Stirpe Toyota Gazoo Racing
Federico Stirpe ai box coi membri del team – Photo Credit: Federico Stirpe.it

“Una volta i piloti di corsa non dovevano avere un fisico perfetto e seguire una dieta bilanciata e regolare. Basti pensare a James Hunt che trasgrediva molto nel suo stile di vita, mentre ora piloti come Lewis Hamilton, James Calado o Nico Hulkenberg hanno dei fisici scultorei. Secondo te dove è iniziata questa evoluzione e perché?”

“Questa evoluzione è avvenuta negli anni ed è stata direttamente proporzionale allo sviluppo di auto sempre più complesse e potenti. Per dover gestire certi mostri di potenza, un pilota deve avere un fisico adatto per cui necessita della giusta preparazione atletica. Per quanto concerne il settore della dieta, ti dico da subito che non rientra nel mio campo infatti abbiamo anche un nutrizionista nel team, sto però seguendo anche questo aspetto ed è fondamentale perché va ad introdurre la giusta benzina nel proprio corpo”.

“Prima di una gara quanto sono necessari gli esercizi che si fanno eseguire ai piloti? E quali tipi di esercizi si preferisce effettuare?”

“Penso sia la mia domanda preferita! La preparazione pre-gara è di fondamentale importanza perché introduce il pilota fisicamente e mentalmente allo stint di gara. L’allenamento differisce da pilota a pilota, dal carattere e dal ‘mood’ che questo ha prima di una gara; quindi è di fondamentale importanza conoscere bene il pilota che si prepara, capire le sue sensazioni così da fare esercizi mirati. Personalmente preferisco esercizi di mobilità toracica e scapolare ed esercizi per l’occhio usando dei pannelli con vari colori e numeri in modo tale da dare a lui più stimoli psicocinetici. Da non sottovalutare sono, anche, gli esercizi per il miglioramento dei riflessi e per attivare la muscolatura del collo. Questi sono gli esercizi che preferisco di più”.

“Se ti trovi di fronte un pilota pigro o poco propenso nel fare attività fisica, quali punti tocchi per spronarlo?”

“Il pilota pigro non mi è quasi mai capitato. Allenando atleti di primo livello sono proprio loro ad essere consapevoli che se non sono pronti a livello fisico, anche la loro performance fisica e mentale in gara andrà a decadere. Non allenandosi a dovere, rischiano di non riuscire a controllare la vettura come vorrebbero e di andare incontro a spiacevoli incidente che potrebbe portare a seri danni/infortuni.
Se dovesse capitare un pilota pigro la parola chiave è la comunicazione, quindi spiegargli perché si fanno determinati esercizi e a cosa servono in modo tale che lui capisca i benefici e gli effetti di questi. In quanto preparatore atletico, sia io che i miei colleghi, abbiamo il dovere di motivarli e far capire anche queste dinamiche”.

allenamento piloti da corsa
Federico Stirpe durante una sessione d’allenamento – Photo Credit: Federico Stirpe sito internet

“I punti chiave per cercare di mantenere un perfetto stile di vita e stare in benessere col proprio corpo?”

“Dico sempre che non ci sono formule magiche o scorciatoie. Esistono solo due pilastri che sono la giusta alimentazione ed una sana attività fisica. Questo va di pari passo con l’atleta ed ognuno ha un’alimentazione diversa perché ci sono magari piloti col metabolismo veloce che hanno bisogno di mettere massa muscolare, rispetto ad un atleta che deve perdere peso. Questo serve per mantenere un sano stile di vita sia dentro che fuori la pista e con questo mood si migliora sempre giorno dopo giorno“.

“Parliamo di alimentazione: pensi che una dieta vegetariana o vegana come quella che sostiene Lewis Hamilton possa davvero portare seri benefici e miglioramenti al corpo?”

“Come ti dicevo l’alimentazione non è il mio campo, ma da ciò che ho visto da alcuni colleghi nutrizionisti ed anche dopo aver letto qualcosa in giro, sembra che la dieta vegana negli ultimi anni sia un qualcosa extra che possa dare energia in più. L’assunzione di proteine vegetali anziché animali sembra che possa migliorare la performance ottenendo grandi benefici”.

Federico Stirpe Black Falcon team
Il preparatore atletico Federico Stirpe assieme si accerta che tutto sia pronto prima della gara – Photo Credit: Federico Stirpe sito internet

“Avrai seguito tantissimi piloti, ma con quali ti sei trovato più a tuo agio nel collaborare?”

“Ho seguito tantissimi piloti sia in pista che in palestra in tutte le parti del mondo. Non ho avuto un pilota con cui mi sia trovato male, ma indistintamente con tutti ho creato un bel rapporto perché alla fine per lavorare bene si deve instaurare un rapporto di fiducia. Noi dobbiamo fidarci di loro, loro devono fidarsi di noi e così facendo si crea un forte sentimento di rispetto reciproco. Se questo non c’è in partenza non si instaura una buona collaborazione ma fin’ora non è mai capitato”.

“Hai appena finito una gara del GT Challenge al Nurburgring ed ora sei diretto a Le Mans. Fino ad ora qual è stata l’esperienza che ricordi maggiormente e che più ti ha colpito?”

“Sceglierne una è quasi impossibile. Ricordo con particolare gioia la mia prima trasferta al Nürburgring quasi sette anni fa con la Formula 3, della seria ‘Il primo amore non si scorda mai’. Ci aggiungo anche la prima trasferta extra europea ad Abu Dhabi per la Formula 2 e poi una delle gare più importanti al mondo che vorrei mettere sullo stesso livello che sono la 24h di Spa e la 12h di Bathurst in Australia. Poi ne riparleremo dopo la 24h di Le Mans che, comunque andrà, balzerà sicuramente al primo posto”.

Se la preparazione atletica di un pilota ti incuriosisce ancora di più, ti consiglio di ascoltare il quarto episodio del podcast “Idee in Ghisa”, dove il nostro preparatore atletico di fiducia ci immergerà completamente in questo argomento e non solo.

La conversazione con Federico Stirpe è stata molto interessante e varia. Ci ha aiutato a capire i retroscena e le difficoltà che si celano dietro alla preparazione atletica di un pilota automobilistico. In occasione della sua prima partecipazione alla 24h di Le Mans facciamo a Federico i nostri migliori auguri per il raggiungimento di un brillante traguardo della sua carriera!

Foto Federico Stirpe

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