Nathalie Aarts, intervista alla cantautrice

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Di Redazione Metropolitan

Nathalie Aarts si racconta! Abbiamo fatto due chiacchiere con la cantautrice olandese ripercorrendone la carriera, dal successo degli anni novanta fino a giorni nostri. Una voce magnetica capace di interpretare oltre 300 dischi e legata in maniera indissolubile all movimento Eurodance.

Ha sia interpretato che firmato numerosi dischi di successo, che ancora oggi vengono cantati a squarciagola da tutti gli appassionati. E pensare che di “fare la cantante” e “avere successo” proprio non ne voleva sapere… curiosi di scoprire il resto? Buona lettura!

Nathalie Aarts, vita e carriera

Nathalie nasce a Breda con la musica nel sangue. Prima di essere adottata dal nostro paese studia pianoforte e chitarra. Canta in una band e nel frattempo, nel 1989, si diploma come insegnante di danza jazz. All’inizio degli anni novanta si trasferisce in Italia dove inizia a lavorare come vocalist per alcuni jingle pubblicitari sotto l’ala dei fratelli La Bionda: nel dicembre del 1991 nasce il primo disco come solista, una cover di Lisa Stansfield “Change”.

Seguiranno diversi lavori in studio di registrazione, i primi impieghi come corista e presterà la voce a diversi progetti musicali collaborando con diversi produttori italiani. Saranno diversi i dischi, tra il pop e la dance, che la faranno apprezzare al grande pubblico prima della consacrazione a livello mondiale: correva il 1996 quando nasceva “The Soundlovers“, progetto di musica dance sotto l’ala della “Do It Yourself” di Max Moroldo, realizzato insieme ai noti produttori Molella, Phil JayRoby Santini e Gianni Fontana, del quale è la voce guida.

Nathalie Aarts – Video Promo

MM: Benvenuta Nathalie! Presentati ai lettori di MM che ancora non ti conoscono.

N.A. : Ciao a tutti! Sono Nathalie Aarts, olandese di nascita e canto da sempre. Ho prestato la voce a progetti di ogni genere ma penso mi conosciate meglio come la voce principale dei “The Soundlovers”.

MM: Come è nata la tua passione per la Musica? Ricordi la tua prima esibizione su un palco? 

N.A. : Certo che me lo ricordo! Avevo tredici anni e partecipavo ad un Karaoke Contest in un campeggio in Olanda e cantai “I Wanna Dance With Somebody” di Whitney Houston.

La musica è sempre stata una mia passione ma il mio obiettivo era quello di fare danza. Diciamo che il canto all’inizio è stato solo un hobby. Iniziai a cantare in una band “The Fuse”, all’età di quindici anni (fino ai ventuno).

MM: Sei nata a Breda in Olanda ma credo si possa dire che ormai l’Italia ti abbia adottata. Come è nato questo feeling con il belpaese?

N.A. : I miei genitori mi hanno portato in vacanza nel 1980 al Lago Di Garda e da quel momento è stato amore per tutti noi. Siamo sempre tornati nello stesso posto e poi ho deciso, all’età di diciotto anni, di studiare la lingua italiana iscrivendomi ad un corso serale.

MM: Nel 1993, dopo diversi lavori come vocalist per i fratelli La Bionda, l’approdo in “Do It Yourself”. Qualche curiosità sui tuoi esordi e sui vari progetti a cui hai collaborato ad inizio carriera?

N.A. : Diciamo che lavorando al Logic Studios ho conosciuto proprio tantisssssimi produttori e uno di questi fu Max Moroldo. Lui mi propose di cantare “…are you ready?” disco del progetto “Happymen”, la prima release con la sua nuova label Do It Yourself (che diventerà una vera etichetta discografica nel 1996); nel 1996 segui “Love Is You” e poi, pochi mesi dopo, venni assunta nell’etichetta dove mi occupavo delle licenze.

Happymen – …are you ready? [Do It Yourself – 1993]

MM: Poi, nel 1996, la collaborazione con i produttori Santini, Molella, Phil Jay e Fontana. Come è nato il progetto “The Soundlovers”?

N.A. : Lavorando già in Do It Yourself, Moroldo, dopo aver ascoltato la demo del disco “Run-away”, propose a Santini e Fontana di chiamare me come voce del brano e lo cantai come turnista. Il brano ebbe un gran successo e mi sono un po incasinata la vita poiché avevo dato l’immagine anche al progetto “Happymen”; per la realizzazione del videoclip di “Run-away” furono usate due immagini ma poi Polydor, che aveva preso in licenza il progetto, volle la vera voce del disco ed è così che, dal 1997, sono ufficialmente anche la faccia del progetto.

Nathalie Aarts
Nathalie Aarts – Credits: Sito Web Artista

MM: Il vostro primo singolo “Run-Away”, cantato con German David Leguizamon, venne licenziato in tutto il mondo, come è stato l’impatto con il successo?

N.A. : E’ stato bello, super! Ho girato il mondo e fatto i primi concerti importanti. Giravo con Kim (Gallina, il ballerino biondo che prestò l’immagine maschile al progetto prima di scomparire prematuramente nel 1999) perché inizialmente German non era nel progetto come immagine salvo poi venir coinvolto, nel 1998, con l’uscita di “Surrender”.


The Soundlovers – Run-away [Nitelite Records – 1996]

MM: Hai viaggiato molto in Italia e nel mondo calcando palcoscenici importanti e partecipando a numerosi show televisivi e trasmissioni radio. Quale è il ricordo più bello di quel periodo che porti con te?

N.A. : Devo ammettere che ogni ricordo è per me speciale ma credo che il periodo più bello era quello dove giravamo in quattro, noi e le due ballerine. Ci siamo divertiti proprio tanto.

The Soundlovers – Surrender [Nitelite Records – 1998]

MM: Come ti spieghi, a distanzi di molti anni, questo affetto costante da parte dei Fan e questo intramontabile amore per la musica Dance degli anni novanta?

N.A. : Forse in quegli anni la musica era più originale, ognuno faceva la propria originale creazione, era un periodo creativo. Ora invece tutti tendono a copiare un genere e pochi restano autentici. Sicuramente hanno contribuito anche le compilation, supporti come MCs e CDs erano tutt’altra cosa e le canzoni ti rimanevano in testa.

The Soundlovers – Mirando el mar [Nitelite Records – 1999]

MM: La tua voce è spesso associata a progetti Dance conosciuti in tutto il mondo e, al contempo, una cantautrice versatile in grado di interpretare diversi generi, quale preferisci?

N.A. : Aaaaaaaaahhhh! domanda difficile! Ogni brano aveva il suo perché, ovviamente.

Di quelli vecchi, come autrice, mi piace molto “Day By Day” di Regina e come cantato…mah…non saprei quale scegliere sinceramente.

Sono un po’ una rockettara in realtà quindi per me l’importante è poterli interpretare dal vivo. Una preferita in assoluto è difficile da scegliere.

MM: Ti dividi tra lavori in studio e serate spesso legate ad eventi anni novanta. Fai qualcosa per curare la tua voce ed essere performante durante i live?  

N.A. : No, in realtà non faccio niente di più delle mie colleghe. Evito l’aria condizionata il più possibile e cerco di essere sempre in forma e serena, già questo fa molto per la salute e, di conseguenza, per la voce.

Nathalie Aarts
Nathalie Aarts – Credits: Sito Web Artista

MM: Che consiglio ti sentiresti di dare a chi volesse intraprendere una carriera come cantante?

N.A. : Mi fa specie dirlo ma non l’avevo programmata questa vita, mi sono trovata al posto giusto, nel momento giusto. Ora l’accetto e mi diverto. La mia strada era la danza e mi ero sempre detta che la musica dovesse restare un hobby, non un lavoro. Per me, quindi, è difficile dare un consiglio se non dire: vivetela come una passione, restate autentici e poi si vedrà…!

The Soundlovers – Living in your head [Do it yourself – 2000]

MM: Quali sono stati e quali sono tuttora i tuoi riferimenti musicali? Se ti chiedessi di scegliere tre dischi che hanno influenzato il tuo approccio alla Musica?

N.A. : Tutto! Suonavo il pianoforte, quindi dalla musica che ascoltavano i miei ai dischi che compravo. Da Keith Jarret “The Koln Concert” (mio preferito) da Madonna a Joan Armatrading “Whatever’s For Us”, Michael Jackson a Joe Jackson, da Lionel Richie a Stevie Wonder, da Hedonism a Alanis Morissette. Credo che questo tutto abbia portato a ciò che sono adesso. La musica la utilizzavo per la danza, quindi ascoltavo di tutto, già da piccola. Oggi come oggi (dall’età di quindici anni circa) sono sicuramente più amante del rock per la musica d’ascolto anche se ho fatto la civica di Jazz. Non mi sento legata ad un solo genere di musica.

MM: Ti ricordi quale è stato il primo disco che hai acquistato?

N.A. : Era un 45 giri di Lips Inc. “Funkytown”. Ero molto piccola.

MM: In pochi anni siamo passati dai supporti invinile ai Digital Download e allo Streaming. Come è cambiato il modo di fare musica in base alla metamorfosi del mercato? 

N.A. : Qui ripeto un po’ quello che avevo già scritto. Rispetto ad anni fa, gli introiti sono sicuramente minori ed il modo di fare musica è meno creativo secondo me. La gente non osa più di tanto perché poi magari rischi di aver investito tempo e soldi ma nessuno ti passa il brano, quindi tendono a copiare “il  genere che va adesso”.

La mia non vuole essere una critica ma è semplicemente una conseguenza.

Nathalie Aarts – Credits: Sito Web Artista

MM: Che rapporti hai con i social e come credi possano aver influenzato il rapporto tra chi produce Musica e il pubblico a cui viene proposta?

N.A. : Quante domande impegnative hahaha! Io vivrei volentieri senza social ma so anche che, oggi come oggi, è un modo per rimanere vicino ai tuoi fan. E’ anche bello, soprattutto Instagram, perché hai la possibilità di scoprire tanto utilizzando solo degli hashtag. Ti apre ad un mondo che per me, al livello lavorativo, ha fatto molto, molto di più di Facebook che trovo più lento (per le ricerche) ed un po’ inutile.

Non avendo più CD e grandi investimenti dietro ai brani nuovi, al giorno d’oggi, i social ti aiutano ad arrivare alla gente quindi sicuramente è una cosa positiva. I social andrebbero usati in modo intelligente.

Purtroppo esistano anche gli hacker! Grrr! Mi hanno rubato il profilo Instagram il 30 luglio ma sono tornata subito con uno nuovo.

MM: Il 2 aprile è uscito su tutti i Digital Store “Boogie Baby”. Si tratta del tuo ultimo lavoro nonché della QUINTA collaborazione con l’amica Kim Lukas, un’altra voce a cui noi nostalgici degli anni novanta siamo affezionatissimi, raccontaci questo singolo che sta andando forte in radio.

N.A.:  Si tratta di un’idea di Roby Santini (produttore dei progetti “The Soundlovers”, “Billy More”, “Hotel St. George”, “RSDJ” ecc…) che abbiamo elaborato insieme ed è venuto fuori un brano molto estivo e allegro. Questa volta non abbiamo messo troppo peso nel testo ma siamo volutamente rimasti “leggeri e ottimisti”…quello che si voleva ad aprile visto ciò che era successo.

Nathalie Aarts & Kim Lukas – Boogie Baby [Bang Rercord – 2020]

MM: Stai già lavorando a qualcosa di nuovo? Quali sono i progetti per il futuro?

N.A. : Noi siamo sempre in ballo. Al momento stiamo lavorando sul nuovo Nathalie Aarts & Kim Lukas e faremo un brano sul secondo album di “Back To The Feat” con Dj Jump.

MM: Quali sono le tue passioni oltre la Musica? Hai un sogno nel cassetto?

N.A. : Faccio sub, leggo volentieri e amo viaggiare: vorrei un giorno viaggiare molto e vedere tanti bellissimi posti nel mondo (senza dover lavorare, hahaha).

Nathalie Aarts
Nathalie Aarts – Credits: Sito Web Artista

MM: Se Nathalie non avesse incontrato la Musica oggi sarebbe?

N.A. : Ancora una ballerina che insegna danza credo…e una mamma come lo sono già <3

Ringrazio Nathalie per la disponibilità dimostrata e la saluto, a nome di tutti, con un grosso in bocca al lupo per i suoi progetti futuri.

Per rimanere in contatto con Nathalie basta collegarsi al sito www.nathalieaarts.net oppure seguire i suoi canali social. E non dimenticate di farle gli auguri, ieri è stato il suo compleanno!

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