Inverno e maltempo: ecco cosa ci aspetta per Natale e nei mesi più freddi

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Di Andrea Mari

L’inverno è arrivato e Natale ormai è dietro alle porte. Ma cosa ci aspetta per le festività e nei mesi più freddi dell’anno? Il meteorologo ci ha risposto. Scopriamolo insieme cosa ci ha raccontato.

L’inverno è arrivato col suo cappotto di freddo. Lo scoccare della stagione più rigida, come da copione, ci avvicina inesorabilmente al Natale ed al Capodanno, festività molto sentite in tutta Italia. Tra cenoni, regali, feste e luci, tutti noi ci dimentichiamo di analizzare una delle situazioni più importanti che governano la nostra esistenza: il clima. Che tempo farà durante le feste natalizie?

Potevamo accontentarci di sapere che temperature ci saranno per Natale? Ovviamente no! Abbiamo intervistato in esclusiva Mattia Gussoni, meteorologo del team de “iL Meteo.it” per capire che tipo d’inverno ci aspetta e se le nevicate si manifesteranno a bassa quota. Ecco cosa ci ha raccontato l’esperto.

Inverno e maltempo: l’intervista all’esperto

Lasciamo il campo a Mattia Gussoni. Avete dubbi sul prossimo inverno? Che tempo farà durante le festività natalizie? Arriverà la neve a bassa quota? Tutti questi interrogativi verranno dissipati da questa intervista.

Siamo sotto il periodo delle festività natalizie, quindi la domanda è d’obbligo: che meteo troveremo sotto l’albero di Natale e per Capodanno? Sarà bel tempo oppure arriveranno piogge e freddo?

“Nei prossimi giorni, l’Italia verrà raggiunta da una serie di fronti instabili che porteranno tante piogge e vento forte su buona parte dei settori. Poi, proprio in concomitanza del Natale, la rimonta dell’alta pressione dovrebbe garantire tempo decisamente più stabile e soleggiato specie al Centro Sud con temperature diffusamente oltre le medie del periodo. Qualche piovasco invece è atteso al Nord con nevicate sull’arco alpino oltre i 1200 metri di quota”.

Negli ultimi anni, capita spesso di passare repentinamente da temperature miti alle cosiddette “sciabolate artiche”: questo cambio drastico incide sul nostro benessere e sul clima più in generale?

“Guardando ai dati statistici e alle medie climatiche di riferimento ci rendiamo conto che le ondate di freddo sono sempre meno frequenti sul nostro Paese. Anche le nevicate sono diminuite sensibilmente specie alle quote di pianura. Detto questo non sono mancati alcuni episodi di gelo anche significativo che durano però solo pochi giorni. Sul benessere fisico e in generale sulla salute incide molto di più l’inquinamento da polveri sottili e SMOG in concomitanza di prolungati periodi di alta pressione e assenza di venti”.

A proposito di “sciabolate artiche”, devi togliermi una curiosità: i meteorologici hanno preso l’abitudine di chiamare con un nome proprio, spesso si ricorre alla mitologia, perturbazioni e ondata d’aria calda: chi sceglie i nomi? Si umanizza il meteo per avvicinarlo a tutti?

“Quello di dare un nome, soprattutto alle ondate di caldo in estate, è solo un’esigenza giornalistica, in modo che possa evocare in maniera suggestiva ed enfatica il fenomeno collegato, e risultare più accattivante per l’utenza. L’unico ente europeo che ufficialmente ha iniziato negli anni Cinquanta a dare i nomi alle perturbazioni è l’Istituto di Meteorologia della Freie Universität di Berlino”.

L’inverno ormai è alle porte: cosa ci aspetta nel periodo più freddo dell’anno? Cosa ci dicono i modelli?

“L’inverno dal punto di vista meteoreologico è partito l’1 dicembre e abbiamo già avuto un primo assaggio con le nevicate fino in pianura al Nord. Discorso diverso per quello astronomico come dici tu, dal 21 Dicembre. Al momento le previsioni per le prossime settimane vedono temperature spesso oltre le medie con piogge a tratti molto intense. Anche a Roma nei prossimi giorni si registreranno temperature fin verso ed oltre i 15°C. Per Capodanno invece prende sempre più piede l’ipotesi di una prima seria ondata di gelo in arrivo dalla Russia, anche se è ancora troppo presto per scendere nei dettagli ed individuare le zone più a rischio. Per Gennaio poi le proiezioni stagionali vedono ancora il reiterarsi di temperature oltre le medie con lunghi periodi di alta pressione. Almeno per ora l’inverno è un po’ sottotono sull’Italia”.

Capitolo neve: vi aspettate fenomeni violenti? C’è rischio per Roma? Se sì, come si dovrebbe muovere il Comune della capitale?

“Al momento non sono previste nevicate significative a bassa quota a causa appunto dei valori termici troppo elevati. Discorso diverso sull’arco alpino dove rimane elevato anche il rischio valanghe. Nel caso di possibili nevicate su Roma, il Comune deve già predisporre una piano neve in modo da gestire l’emergenza e non correre ai ripari durante l’evento. La classica progettualità che tanto occorre in un territorio fragile come quello italiano”.

Ringraziandoti per il tempo concessomi, ti pongo l’ultima domanda: quanto è cambiato il periodo invernale rispetto a cinquant’anni fa? Quanto incide il famigerato cambiando climatico sul freddo?

“Il cambiamento climatico sta incidendo davvero tantissimo, in generale sui valori termici e la distribuzione delle precipitazioni durante l’anno, che appunto sulla stagione invernale. Le temperature medie si sono alzate di alcuni gradi su tutta l’Italia (e l’Europa in generale), specie negli ultimi anni (dal 1990), di fatto il vero freddo è relegato a singoli episodi e di breve durata”.

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