Due concetti che vengono spesso accostati o enunciati in modo sequenziale: quello degli investimenti in rete, noto più comunemente come trading online, e quello delle truffe. I perché sono piuttosto evidenti, dato che i numeri sui reati che si consumano attorno a questo mondo crescono a doppia cifra, con riferimento ai tentativi di frode per i consumatori.
Tuttavia non ci si deve neanche far trarre in inganno e cadere nella tentazione di generalizzare, perché non necessariamente tutto ciò che ruota attorno a questo mondo deve essere visto con una accezione negativa. Di base quando si parla di trading online si fa riferimento ad una metodologia di investimento che prevede l’uso della rete: un canale diverso di fruizione quindi, che evita l’approccio fisico e si basa su un meccanismo individuale da portare avanti tramite utilizzo di piattaforme multimediali.
Il che si sposa anche bene con il momento che stiamo vivendo e c he implica necessariamente di ridurre il più possibile i contatti fisici. Quindi il trading online di per sé non è una truffa o un qualcosa di rischioso (fermo restando che si parla di investimento, che in quanto tale non è mai sicuro né garantito).
Quando il trading diventa rischioso?
Lo diventa quando si incappa nell’intermediario sbagliato, ovvero nella piattaforma che opera senza scrupoli e, soprattutto, senza avere i requisiti per poterlo fare. Oggi le truffe del trading online sono uno spaccato piuttosto diffuso e si muovono quasi sempre nella stessa direzione: piattaforme di intermediazione non regolamentate, con sede in qualche paese lontano (spesso con una legislazione a parte, non quindi ascrivibile ad Unione Europea o similari) che vanno a prosciugare i conti di investimento dei trader.
Spesso si possono perfino registrare operazioni sospette sul proprio conto corrente o sulla carta di credito che viene legata al conto di trading; ad esempio con prelievi o acquisti mai eseguiti realmente. Il primo passo da compiere è quello di bloccare subito i conti e denunciare il tutto alla Polizia Postale.
Cosa fare se si incappa in una truffa
Come discorso generale è bene tenere presente che, attualmente, ottenere indietro soldi persi nel trading online non è per nulla facile; chi incappa in una truffa di questo genere non può essere certo di ottenere indietro il proprio denaro. Ecco perché l’arma migliore continua ad essere quella della prevenzione: prima di investire è bene informarsi sempre sulla fama del broker in questione, optando esclusivamente per piattaforme note, regolamentate e che non sono legate ad alcuna storia pregressa di truffe.
Perché spesso è sufficiente anche solo cercare in rete il nome di un broker per rendersi conto che la sua fama non è propriamente limpida e che ci sono già altri consumatori che hanno denunciato truffe relative a quella piattaforma di investimento.