Il trading online è un fenomeno in grandissima espansione, dal momento che mese dopo mese interessa, anche in Italia, un numero sempre crescente di persone. A rivelarlo in modo inequivocabile sono diversi fattori: la crescita delle ricerche effettuate sul web al riguardo, l’incremento del numero di iscritti alle piattaforme certificate e l’attenzione crescente che le persone rivolgono a tematiche macroeconomiche. In generale gli analisti sono ormai abbastanza concordi nel riferire che il trading online ha cambiato le abitudini di investimento di moltissime persone.

Fino a non molto tempo fa infatti gli investitori erano abituati a rivolgersi ad un intermediario bancario o postale per collocare le proprie operazioni. Oggi le modalità sono cambiate, le persone scelgono in autonomia una piattaforma che consente di investire con sicurezza, mettono a punto una strategia e scelgono gli asset che considerano maggiormente meritevoli di fiducia. Queste modalità hanno così reso il mondo degli investimenti accessibile anche ai risparmiatori che desiderano iniziare ad investire con cifre molto contenute.

Come scegliere la piattaforma

La scelta del broker è una delle più importanti che un aspirante investitore è chiamato a fare. Per individuare l’intermediario più in linea con le proprie esigenze, è possibile guardare a queste piattaforme di trading recensite dagli esperti di Tradingonline.net, sito web dedicato alla formazione finanziaria dove trovare tutte le informazioni necessarie per capire come approcciarsi agli investimenti digitali. Queste sono indicate nelle migliori guide del settore e sono particolarmente conosciute. Utilizzare solo i broker certificati permette di evitare ogni possibile rischio di truffa e di beneficiare di un servizio di altissima qualità.

I migliori broker infatti di solito danno accesso a funzionalità e condizioni molto importanti, come ad esempio:

  • Assenza di commissioni sulle compravendite.
  • Social trading.
  • Copy trading.
  • Analisi tecnica.
  • Lettura dei trend.
  • News di aggiornamento.
  • Strumenti di gestione.

Le condizioni del mercato impongono infatti ormai a tutti i migliori broker di permettere ai propri iscritti di investire in assenza di commissioni sulle compravendite. Questo significa che ai vari titoli vengono applicati soltanto degli spread, ovvero dei differenziali minimi tra il valore di acquisto e quello di vendita di un titolo. Si tratta di una modalità basata sui cosiddetti CFD (contratti per differenza) che oggi è molto gettonata, in quanto permette di abbassare i costi di gestione di un portafoglio di investimento.

Strategie per fare trading online

Chi inizia a fare trading online, dopo aver scelto una piattaforma, deve elaborare una buona strategia di investimento. E’ infatti indispensabile non agire mai d’impulso e con scelte casuali ma ponderare bene ogni singolo passo. La strategia dipende dal budget investito, dall’orizzonte temporale e dal grado di rischio che il trader è disposto a correre. Solitamente chi investe nel breve periodo è più propenso a correre dei rischi elevati e lo fa con capitali contenuti.

Nel breve periodo le strategie più utilizzate sono lo scalping, che prevede l’apertura di varie posizioni studiate precedentemente in base ai trend, e la loro chiusura dopo pochi minuti e il day trading (molto simile e con un orizzonte temporale più ampio ma sempre orientato ad una singola giornata). Invece chi opera nel lungo periodo tende di solito a preferire un portafoglio più equilibrato, fatto con indici, etf, titoli azionari che hanno una buona stabilità e una quota minima di azioni appartenenti a società emergenti.

Asset da monitorare in questo periodo

Al momento sotto la lente di ingrandimento si trovano le azioni di società operanti in settori considerati strategici. Tra questi vi sono i titoli delle aziende che producono o commercializzano energie rinnovabili, i petroliferi, i farmaceutici e le big tech legate all’intrattenimento con social network e piattaforme di streaming. Particolarmente interessanti sono poi le materie prime, sia per quanto riguarda i cosiddetti beni di rifugio (oro e diamanti) che conservano generalmente un valore elevato nel lungo periodo, sia per quelle maggiormente soggette alla volatilità.

Ne sono un esempio classico il petrolio e soprattutto il gas, che negli ultimi mesi ha fatto dei balzi notevoli. Questi asset vengono utilizzati spesso per investire nel breve periodo da chi è disposto a correre un rischio molto alto. Una dinamica simile interessa però anche le criptovalute, che hanno perso molto valore in modo generale nel corso del 2022, e considerate da molti un asset strategico per il 2023. In generale però è molto importante procedere sempre con la massima cautela nella scelta degli asset, non valutando solo le potenzialità ma anche i rischi.