Quando la gioventù s’incontra con la creatività, ne esce una relazione passionale, eccentrica, libera.
Ne è una prova la passione, l’amicizia e la competenza dei ragazzi di IO Records. Etichetta tedesca fondata da Lukas Weinlein (a.k.a MTRL) e David Dycide (a.k.a Dycide) con lo scopo di produrre la loro musica senza restrizioni, seguendo le loro regole e non quelle dettate dal panorama industriale.
Una deep techno atmosferica, ambient, downtempo, elettronica con sonorità dubstep e drum and bass. Il caleidoscopio si amplia con la parte figa dell’etichetta: la convergenza della musica con l’arte visiva (IOArtwork Circle). Con l’ausilio di artisti (tra cui Polygonia) si è creato un vero e proprio museo di immagini, video, sonorità, ambienti nei quali è possibile perdersi e cercare di non tornare più!
Abbiamo scambiato due chiacchiere con uno dei fondatori di IO Records, Dycide. Enjoy friends!!!
MMI: Ciao David, grazie per la tua disponibilità! La prima domanda che ti faccio riguarda la nascita dell’etichetta “IO Records”. Come prende piede questo progetto e cosa rappresenta (cosa significa) IO? Perché nasce il bisogno di produrre la propria musica indipendentemente?
IO: L’idea per l’etichetta è venuta da Luke MTRL e da me. A quel tempo stavo cambiando il mio genere musicale principale dal drum and bass sperimentale al deep techno / ambient. Ci è sempre piaciuta l’idea di creare un’etichetta per poter avere la completa libertà nel prendere decisioni. Così abbiamo organizzato un incontro per parlarne e subito dopo abbiamo avuto la visione principale di ciò che volevamo fare.
Organizziamo l’intera etichetta insieme come un gruppo di amici. Quindi ogni artista è un mio vero amico e ci conosciamo da molto tempo. Ciò significa anche che ognuno ha voce in capitolo in tutte le decisioni. Siamo molto severi riguardo all’identità simbolica dell’etichetta. Ad esempio pubblichiamo sempre i nostri registri (la nostra serie di podcast che presenta la seguente versione) il 10 del mese, che assomiglia a “IO”. Nel primo mese viene rilasciato il registro e nel secondo la versione stessa. Quindi c’è sempre uno spazio di due mesi per ogni artista. L’altra cosa importante dell’etichetta è che volevamo anche rappresentare l’arte visiva.
L’idea mi è venuta quando mi avvicnavo sempre più all’arte visiva e c’erano già alcuni miei amici che lo stavano facendo. In questo modo ogni registro riceve un video musicale di un’ora su misura, oltre a una traccia scelta dell’EP corrispondente. Oltre a questo, pubblichiamo anche una serie di dieci artisti di artisti scelti ogni due mesi, che chiamiamo IO Artwork Circle.
MMI: Gli artisti che hanno prodotto i loro lavori con la tua etichetta: KAF, MTRL, EPSILON e naturalmente tu, siete artisti giovani, ambiziosi e promettenti, in grado di soddisfare alte aspettative. Tu e Kaf siete sound designer presso “Impulse Audio Lab”. Quanto influisce questa competenza nella produzione dei vostri lavori?
IO: Ovviamente ha un grande impatto su come produco musica, perché il mio lavoro è produrre un sacco di suoni diversi per tutto il giorno. Così ho trasferito molte conoscenze che ho imparato dal mio lavoro alla produzione musicale e viceversa.
MMI: Riferendomi a gli EP che hai prodotto le caratteristiche del sound rispecchiano una vena malinconica, nostalgica, con atmosfere salubri d’evasione da ciò che ci circonda. Kant nell’opera “Critica alla ragion pura” affermava che la conoscenza incomincia con l’esperienza, ma di certo non deriva tutta da essa. Quanto c’è delle tue esperienze personali nella musica e come vengono guidate nel percorso musicale dalla tua conoscenza?
IO: Per me l’esperienza personale e la conoscenza sono la stessa cosa. La mia musica vive attraverso tutte le esperienze che ho avuto ed è guidata dalla conoscenza che ho acquisito sulla mia strada. Quindi penso di essere totalmente guidato dalle mie conoscenze, ma cerco decisamente di imparare cose nuove ogni giorno.
MMI: Il tuo album “Restricted” esce nel giugno di quest’anno dopo “Witnesses” in collaborazione con Mӧnch e “Fumei” con Suboreal. La prima traccia “Pendulum Psychosis” mi ha sorpreso (come tutto l’album del resto). Sia dal punto di vista musicale che letterale. In effetti c’è una sorta di oscillazione psicotica dietro al tuo sound, che non si riesce ad afferrare. Sembra di soffrire di un disturbo bipolare che oscilla tra le varie fasi della notte. Quanto c’è di te nelle tue tracce? Pensi che liberandoti nella musica ti liberi, ti senti meno ristretto, meno chiuso nella realtà di oggi?
IO: Sicuramente tendo a tematizzare i lati più negativi delle emozioni nella mia musica. Penso che sia un processo naturale, perché in qualche modo devi affrontare tutte le cose emotive che ti accadono intorno e succede che uso l’arte per farlo (come probabilmente ogni altro artista del pianeta: D). Ma sì, sto sicuramente usando la musica per liberarmi da ogni tipo di ostacolo alla vita.
MMI: Nella quarta traccia invece Electric tears si denota come le emozioni nella società industriale di oggi si siano meccanicizzate. Sei d’accordo? Come sfateresti questa parte negativa?
IO: Il titolo ha un diverso tipo di significato per me. Si tratta di mostrare la tristezza con la musica elettronica come un dispositivo stilistico e non una metafora della società industriale odierna.
MMI: La masterizzazione dei dischi è svolta da i Delusional Circuit, che lavorano anche con un’interpretazione di una delle tue tracce in Restricted e le copertine curate da Polygonia o Cleko ho visto. Che rapporto hai con loro? E come si traccia questo connubio tra arte e musica elettronica?
IO: Come ho detto prima, siamo tutti amici. Quindi Delusional Circuits è il mio coinquilino che è molto utile in quanto devo solo lasciare la mia stanza per fare musica con lui o per padroneggiare una delle nostre nuove uscite. La nostra copertina è per lo più realizzata da Polygonia, perché Cleko partì per viaggiare nel mondo pochi mesi fa. Quando si tratta di video musicali e podcast, cerchiamo di collaborare un po ‘di più. Ciò significa che, a seconda del tempo disponibile, io e gli altri cerchiamo di creare filmati e cose del genere. Ma Polygonia sta davvero facendo la maggior parte del lavoro, come la creazione di filmati per combinare tutto a un’opera d’arte completa. Inoltre, sta anche producendo musica, quindi possiamo parlare molto attentamente di tutto ciò che riguarda l’etichetta.
MMI: Non hai un solo registro musicale. Lo si nota facendo un paragone con Witnesses il tuo precedente lavoro in cui si denota un aspetto più dub, quasi una noise music, mentre in Restricted si denota un techno ipnotica di livello con sonorità ambient e a volte downtempo. Qual è lo stile che ti rappresenta meglio?
IO: Da 2 anni mi sto principalmente concentrando sulla techno ipnotico / ambient, quindi penso che questo sia lo stile che mi rappresenta di più. Prima di allora, mi piaceva molto la musica dei bassi sperimentali, ma qualche giorno sono stato risucchiato nel mondo della techno ambient. Quindi stavo producendo molta techno negli ultimi anni, ma ho iniziato a pubblicarlo solo all’inizio del 2018 con un EP chiamato “Stream Entry” su Solid Shape Records.
MMI: Quali sono gli artisti e gli album che ti hanno influenzato di più?
IO: Per quanto riguarda la techno e l’ambient ci sono molti produttori che mi hanno influenzato molto. Soprattutto Luigi Tozzi, Cio Dor, Donato Dozzy e Primal Code per citarne alcuni. Oltre alla techno sono un grande fan di Post-Rock (Questo ti distruggerà, Sigur Ros), Progessive Metal (Tesseract, The Contortionist), Jazz (Oregon, Moonchild) e molti altri generi. L’album ambient techno che mi ha influenzato di più è probabilmente Deep Blue: volume 2 di Luigi Tozzi. E per nominare un album di un altro genere sarebbe probabilmente “Language” di The Contortionist.
MMI: Nonostante ci sia l’amore e la passione per la musica, è difficile portare avanti il progetto IO records?
IO: A volte è piuttosto difficile mantenere le nostre scadenze, perché ognuno di noi lavora oltre a fare arte. Ma penso che sia bello avere queste scadenze rigorose e stiamo ancora andando abbastanza bene!
MMI: I sogni e le aspettative di Dycide e IO records.
IO: Il mio sogno è quello di continuare a fare quello che stiamo facendo e iniziare più progetti che combinano arte visiva e auditiva. Vogliamo davvero iniziare a organizzare più installazioni artistiche e cose del genere, quindi spero che questo accada presto! I
Grazie a Dycide e IO Records!
Mattia Gargiulo
ENGLISH VERSION
When youth meets creativity, a passionate, eccentric, free relationship emerges.
The passion, friendship and competence of the IO Records boys is proof of this. German label founded by Lukas Weinlein (a.k.a MTRL) and David Dycide (a.k.a Dycide) with the aim of producing their music without restrictions, following their rules and not those dictated by the industrial scene.
A deep atmospheric techno, ambient, downtempo, electronic with dubstep and drum and bass sounds. The kaleidoscope is extended with the cool part of the label: the convergence of music with visual art (IOArtwork Circle). With the help of artists (including Polygonia) a real museum of images, videos, sounds, environments where you can get lost and try not to come back! We chatted with one of the founders of IO Records, Dycide. Enjoy friends !!!
MMI: Hello David, thank you for your availability. The first question that comes to me concerns the birth of your label IO records . How does this project take hold and what does it represent (what does it mean)? Why does the need arise to produce one’s own music independently?
IO: The idea for the label came by Luke MTRL and myself. At that time I was changing my main musical genre from experimental drum and bass to deep techno/ambient. We always liked the idea of starting a label ourselves so we can have the complete freedom in making decisions. So we arranged a meeting to speak about it and soon after that we had the main vision of what we wanted to do.
We organise the whole label together as a group of friends. So every artist is a real friend of mine and we know each other for quite a long time. This also means that everyone has a say in all of the decisions.
We are really strict about the symbolic identity of the label. For an example we always release our logs (our podcast series which is presenting the following release) and releases at the 10th of the month, which resembles “IO”. In the first month the log gets released and in the second the release itself. So there is always a two month slot for every artist.
The other important thing about the label is that we also wanted to represent visual art. The idea came when I was getting more and more into visual art and there were already a few friends of mine who were doing that. So every log gets an custom designed one hour music video, as well as one chosen track of the corresponding EP. Besides that we are also releasing a ten-piece picture series of chosen artists every two months, which we call the IO Artwork Circle.
MMI: The artists who have produced their works with your label: KAF, MTRL, EPSILON and of course you are young, ambitious and promising artists, able to meet high expectations. You and Kaf are sound designers at Impulse Audio Lab. How much does this expertise affect the production of your work?
IO: Of course it has a lot of impact in how I produce music, because my job is to produce a lot of different sounds all day long. So I transferred a lot of knowledge I learned from my job to music production and vice versa.
MMI: Referring to the EP that you have produced the characteristics of the sound reflect a melancholy, nostalgic vein, with healthy atmospheres to escape from what surrounds us. Kant in his work “Critique of Pure Reason” stated that knowledge begins with experience, but certainly does not derive entirely from it. How much of your personal experiences in music and how are you guided in the musical path by your knowledge?
IO: For me personal experience and knowledge is kind of the same thing. My music lives through all the experiences I had and is led by the knowledge I gained on my way. So I guess I am totally guided by my knowledge, but I definitely try to learn new things every day.
MMI: Your album “Restricted” came out in June. The first track “Pendulum Psychosis” surprised me (like the rest of the album). Both from a musical and literal point of view. In fact there is a sort of psychotic oscillation behind your sound, which you can not grasp. It seems to suffer from a bipolar disorder that oscillates between the various phases of the night. How much is there in your tracks? Do you think that by freeing yourself in music you free yourself, do you feel less restricted, less closed in today’s reality?
IO: I definitely tend to thematise the more negative sides of emotions in my music. I think it is a natural process, because somehow you have to deal with all the emotional things that are happening around you and it happens that I use art for doing that (Like probably every other artist on the planet :D). But yes, I am definitely using music to free myself from every kind of life obstacle.
MMI: In the fourth track, instead, Electric tears denotes how the emotions in today’s industrial society have become mechanized. Do you agree? How would you dispossess this negative part?
IO: The title has a different kind of meaning for me. It is about displaying sadness with electronic music as a stylistic device and not a metaphor about today’s industrial society.
MMI: The disc burning is done by Delusional Circuits, which also worked on an interpretation of one of your tracks on Restricted and the covers are curated by Polygonia or Cleko I have seen. What relationship do you have with them? And how do you trace this union between art and electronic music?
IO: As I stated earlier we all are friends. So Delusional Circuits is my flatmate which is very useful as I only have to leave my room to make music with him or to master one of our new releases.
Our cover art is mostly done by Polygonia, because Cleko left for traveling the world a few months ago.
When it comes to the music and podcast videos we try to collaborate a bit more. This means, that depending on available time I and the others try to create some footage and things like that. But Polygonia really is doing most of the work, like creating footage to combining everything to a complete piece of art. Besides that she is also producing music, so we can talk about everything regarding the label very closely.
MMI: You don’t have a single musical register. You can see it making a comparison with Witnesses your previous work in which it denotes a more dub aspect, almost a noise music, while in Restricted denotes a hypnotic techno level with ambient sounds and sometimes downtempo. What is the style that best represents you?
IO: Since 2 years now I am mainly concentrating on hypnotic/ambient techno, so I think this is the style that represents me the most. I was a lot into experimental bass music before that, but at some day I got sucked into the world of ambient techno. So I was producing a lot of techno in the last years, but I only started releasing it at the beginning of 2018 with an EP called “Stream Entry” on Solid Shape Records.
MMI: Which are the artists and the albums that influenced you the most?
IO: Regarding techno and ambient there are lot of producers which influenced me a lot. Especially Luigi Tozzi, Cio Dor, Donato Dozzy and Primal Code to name a few.
Besides techno I am a huge fan of Post-Rock (This will destroy you, Sigur Ros), Progessive Metal (Tesseract, The Contortionist), Jazz (Oregon, Moonchild) and a lot of other genres.
The ambient techno album which influenced me probably the most is Deep Blue: volume 2 by Luigi Tozzi.
And to name one album of another genre it would probably be “Language” by The Contortionist.
MMI: Although there is love and passion for music, is it difficult to carry out the IO records project?
IO: It is sometimes quite hard to keep our deadlines, because everyone of us is working besides making art. But I think it is great to have these strict deadlines and we are still doing quite well!
MMI: Dycide’s dreams and expectations and IO records.
IO: My dream is to keep on doing what we are doing and to start more projects combining visual and auditive art. We really want to start organise more art installations and things like that, so I hope this will be happening soon!
Thanks to Dycide and IO Records!!!
Mattia Gargiulo
