Inglese, brasiliana e sudafricana: sono queste le tre varianti del Covid-19 che stanno dilagando in diverse regioni d’Italia dagli ultimi mesi del 2020. La comparsa del virus Sars-Cov-2 muta il colore di Abruzzo, Liguria, Toscana e Trento che, da gialle, diventano arancioni. Mentre in Umbria si registrano 300 casi di contagio giornaliero che costringono la provincia di Perugia e un pezzo di Terni a colorarsi di rosso. Sembra dunque concretizzarsi sempre più l’ipotesi di un lockdown generalizzato proposto da Walter Ricciardi, consigliere del ministro della Salute, a fronte degli aumenti registrati dall’Iss che vedono il tasso di positività stabile al 4,65%.

“La strategia di convivenza col virus, adottata finora è inefficace e ci condanna alla instabilità, con un numero pesante di morti ogni giorno. Ne parlerò col ministro Speranza questa settimana”. Le parole di Ricciardi non hanno fatto accenno alle varianti del Covid-19, ma è evidente quanto la preoccupazione sia aumentata a fronte della diffusione di queste ultime, per le quali si teme principalmente l’efficacia degli attuali vaccini: se, infatti, Pfizer e Moderna sembrano in grado di neutralizzare le tre varianti del virus, lo stesso non si può dire per AstraZeneca, dimostratasi infruttuosa nel caso della variante sudafricana. Alcuni Paesi hanno, dunque, già optato per la chiusura totale. E l’Italia potrebbe prepararsi a seguirli.

Preoccupano le varianti del Covid-19

Tutte le varianti del virus sono temibili ma, attualmente, quella inglese – denominata B.1.1.7 – proveniente dal sud-est dell’Inghilterra, risulta quella più contagiosa: “In Gran Bretagna – spiega Ricciardista facendo oltre mille morti al giorno”. In Italia, si sono presentati 126 casi su 128, di cui il 30% in Lombardia. Il presidente dell’Iss, Silvio Brusaferro, ha affermato che “in 5-6- settimane” potrebbe diventare il ceppo prevalente, sostituendo il virus SarsCov2. Mentre l’unico caso di variante brasiliana si è verificato in Umbria dove un’infermiera di 45 anni si è riammalata dopo 5 mesi, evidenziando sintomi più forti rispetto a quelli causati dal virus del ceppo precedente. La peculiarità di quest’ultima sembra infatti quella di non determinare immunità.

“Lockdown, tracciamento dei casi e vaccinazione” rappresentano, per Ricciardi, la possibilità di soluzione. Il consigliere del ministro Speranza, già in precedenza, aveva chiesto l’adozione di misure più restrittive, senza trovare tuttavia appoggio in Parlamento. L’ipotesi di una nuova chiusura non era ben vista dal premier uscente Giuseppe Conte. E i dissidi persistono anche nel governo Draghi: “Non ho parole”, ha scritto Salvini sui suoi canali social, “Non se ne può più di ‘esperti’ che parlano ai giornali seminando paure e insicurezze, fregandosene di tutto e tutti. Confidiamo che con Draghi la situazione torni alla normalità”. Ad oggi, come dimostra lo studio condotto dall’Iss e dal Ministro Speranza, “un attento monitoraggio e le vaccinazioni restano efficaci anche contro il virus mutato”. Per il lockdown si attendono nuove disposizioni.

Francesca Perrotta