L’Iran ha le forze per difendersi da Israele? Alla luce dei recenti attacchi, facciamo un confronto su strategie, armamenti, risultati ottenuti.
L’attacco israeliano contro strutture strategiche in Iran, avvenuto venerdì, ha portato ad affermazioni divergenti sull’efficacia delle difese aeree iraniane. Mentre Israele dichiara un successo totale nell’annientamento di obiettivi critici, l’Iran insiste nel sostenere che le perdite siano state minime grazie a una tempestiva reazione difensiva. Questa controversia riflette una narrativa strategica più ampia tra i due Paesi, oltre a questioni cruciali per il bilanciamento di potere nella regione. Analizziamo i resoconti ufficiali e le fonti indipendenti per delineare un quadro più chiaro dell’evento.
Iran sotto scacco? Secondo Israele è una vittoria su obiettivi chiave
Israele ha affermato che l’attacco ha raggiunto con successo “tutti gli obiettivi previsti”. Secondo fonti governative riportate dal Wall Street Journal, le forze israeliane hanno colpito “23 punti” di interesse iraniani. Alcuni attacchi sono stati realizzati dall’esterno dei confini iraniani, mentre alcuni veicoli israeliani potrebbero essersi infiltrati per completare le operazioni.
Israele ha rivendicato la distruzione completa dei quattro sistemi missilistici S-300 dell’Iran, una delle sue difese aeree più avanzate. Questo sistema, di origine russa, è considerato fondamentale per contrastare minacce balistiche, rendendo la sua distruzione un colpo significativo. Anche fonti statunitensi hanno confermato la perdita dei sistemi S-300, sostenendo la versione israeliana che l’operazione è stata eseguita “senza interferenze difensive” da parte dell’Iran, aprendo così il terreno per future incursioni.
Secondo l’Iran i danni di Israele sono limitati e contenuti
Il comunicato ufficiale dell’Iran, diffuso dallo Stato Maggiore delle Forze Armate, parla invece di danni limitati grazie alla rapida attivazione delle difese aeree. Secondo l’Iran, le sue forze sono riuscite a intercettare e deviare un numero significativo di missili e hanno impedito agli aerei israeliani di entrare nel proprio spazio aereo.
In un video diffuso dalle Forze Armate iraniane, si vedono le immagini della “sala operativa” di difesa, dove un operatore del sistema radar Quds segnala la presenza di “due aerei non identificati” in avvicinamento. Tuttavia, il video è fortemente censurato, e risulta difficile verificare a quale giorno o operazione appartengano le immagini, creando dubbi sulla veridicità delle dichiarazioni iraniane.
La questione S-300 nei video amatoriali
I video amatoriali condivisi sui social media mostrano esplosioni in aria e attività di difesa, ma senza la presenza di sistemi avanzati come l’S-300 o il Bavar-373. Alcuni esperti militari hanno suggerito che le esplosioni visibili siano causate da cannoni antiaerei ZU-23, utilizzati principalmente negli anni ’80 durante la guerra Iran-Iraq. Il fatto che questi cannoni siano stati impiegati in un contesto aereo moderno evidenzia la vulnerabilità dell’Iran a rispondere adeguatamente a missili balistici avanzati come quelli utilizzati da Israele.
Inoltre, sembra che alcuni di questi cannoni siano programmati per autodistruggersi in volo qualora non colpiscano il bersaglio, il che potrebbe spiegare le esplosioni a mezz’aria viste nei video amatoriali.
Iran contro Israele: danni effettivi e perdite umane
L’Iran ha confermato la perdita di quattro soldati durante l’attacco, tra cui il maggiore generale Hamza Jahandideh, parte dell’unità di difesa di Mahshahr. Le fonti suggeriscono che le strutture militari, inclusi siti di difesa aerea in località chiave come la raffineria di Abadan e il giacimento di gas di Bijar, siano stati tra i principali bersagli degli attacchi israeliani.
Immagini satellitari mostrano la distruzione di almeno quattro edifici nel complesso di Parchin, vicino a Teheran. Questo complesso, che ospita strutture legate alla produzione missilistica e militare, ha subito colpi di precisione che dimostrano come le difese iraniane non siano riuscite a proteggere del tutto questi obiettivi sensibili.
Valutazione finale sull’efficacia delle difese iraniane
Sebbene l’Iran affermi di aver limitato i danni e intercettato parte degli attacchi, le prove raccolte da fonti indipendenti e immagini satellitari indicano che l’efficacia delle difese aeree iraniane potrebbe essere stata sopravvalutata. La distruzione dei sistemi avanzati S-300 suggerisce una vulnerabilità critica. Tuttavia, è necessario attendere ulteriori immagini e conferme per una valutazione definitiva dell’operazione, data la scarsità di prove non divulgate e la narrativa contrastante da entrambe le parti.
L’attacco israeliano ha portato alla luce importanti questioni riguardo alla reale capacità dell’Iran di difendere i propri siti strategici. Se da un lato Israele rivendica il successo dell’operazione, l’Iran sostiene di aver mantenuto sotto controllo la situazione. Rimane chiaro, però, che questa escalation espone entrambe le nazioni a un potenziale scontro diretto di vasta portata, con implicazioni globali.
Maria Paola Pizzonia, Autore presso Metropolitan Magazine