Il giornalista 36enne Mohsen Jafari-Rad – che era stato arrestato e condotto in carcere in occasione dei disordini a Karaj, in Iran – si è suicidato dopo essere stato rilasciato dal regime, come si apprende da un suo collega su Instagram.
Il giornalista Mohsen Jafari-Rad si è suicidato dopo il rilascio
La tragica vicenda ha riguardato il reporter, critico cinematografico e documentarista Mohsen Jafari-Rad, il quale si è tolto la vita dopo essere stato rilasciato dal regime che lo aveva arrestato qualche settimana prima vicino a Teheran, e poi incarcerato. In particolare, in prigione era rimasto per due settimane. Sulla pagina Instagram del collega Hoshang Golmakani, che rende nota la notizia, si legge:
“Suicidio dopo la libertà. Qualche settimana fa, durante i disordini a Karaj, Mohsen è stato arrestato mentre si recava a casa sua. Poi è stato rilasciato”.
Fonte: Instagram
Golmakani ha poi specificato che il suicidio del 36enne Mohsen Jafari-Rad, sarebbe avvenuto a seguito dell’assunzione di alcune pillole.
Purtroppo questo non si tratterebbe del primo caso di suicidio dopo il rilascio dalle prigioni iraniane – secondo la Bbc – e gli analisti parlano sempre più di “morti sospette”. Per molti, dunque, non si tratterebbe di un suicidio poiché sono diversi i giornalisti morti con le “stesse modalità” del critico cinematografico e per questo motivo i dubbi ci sono e non saranno per nulla semplici da sciogliere.
Ad ogni modo, le proteste a Teheran e in tutte le altre città iraniane non si fermano, così come le richieste di mettere fine a queste restrizioni ai giornalisti continuano ad arrivare in tutto il mondo.
In 80 città del mondo si stanno svolgendo manifestazioni a sostegno delle proteste, anche in Italia, in particolare a Torino e a Roma, dove all’ambasciata di Teheran sono state consegnate oltre 300mila firme contro la repressione, raccolte dal quotidiano La Stampa.
Serena Pala
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