«È bello, sano, pulito, dolce, delicato. Sa amarmi come io voglio e sa farsi amare come io desidero».
Queste appassionate parole pronunciate dall’attrice triestina Isabel Russinova, erano dedicate al marito che all’epoca, vent’anni fa, si faceva chiamare Igor Zalesky. Oggi è invece assurto alla ribalta della cronaca come il «conte» Igor Marini, il faccendiere rinchiuso in carcere a Torino che con le sue dichiarazioni sull’affare Telekom Serbia ha aperto uno scontro istituzionale di inaudita violenza.
«Lui è un carnivoro, un atleta, uno sportivo. E’ alto un metro e 85, ha un fisico da peso massimo del pugilato. Tra noi non c’è solo l’amore. C’è una perfetta intesa in tutti i sensi» aveva dichiarato l’attrice al giornalista Lamberto Antonelli che nel 1984 l’aveva intervistata sul set «Iris» di Giuseppe Ferrara.
Isabel Russinova non ha voluto parlare nè di quel film, nè del suo matrimonio con Igor Zalesky-Marini, nè degli anni passati assieme al marito sui set cinematografici. «Ho rimosso tutto: quella con Igor è stata un’esperienza talmente negativa che ancora adesso mi vengono i brividi solo a ricordare. Se vuole parliamo di teatro…». Poi l’attrice ha chiuso il telefono.
Sta di fatto che Isabel Russinova, al secolo Maria Isabella Cociani, bulgara di madre, istriana di padre, capricorno con ascendente acquario, potrebbe illuminare con i propri ricordi la personalità controversa dell’ex marito. Hanno vissuto assieme per nove anni, fino al 1993 e con la loro presenza sui rotocalchi nazional popolari, hanno animato le cronache rosa-sentimental-pruriginose.
«Il sirenetto sulla riva mi ha fatto proprio girar la testa» era il titolo di un servizio pubblicato nell’agosto del 1992 su «Novella Duemila». Nella didascalia di una delle foto della coppia ripresa senza nulla addosso, tranne un sombrero, si legge: «e adesso amore mio, è arrivato il momento dei baci». Il fotografo ha fermato sulla pellicola quel momento appassionato. Ma la storia tra i due era già alla stretta finale.
Nel 1993 arriva la separazione, innescata da debiti del marito. Isabel e Igor prendono strade diverse. Lei rimane sotto la luce dei riflettori perché è una vera attrice: il «conte» Igor cambia ruolo, si immedesima in un altro personaggio e si immerge negli affari. «Mi occupo di costruzioni internazionali, lavoro anche in Venezuela».
Quali costruzioni non si sa. Potrebbero essere mattoni e cemento oppure parole e fantasia Sta di fatto che l’attuale protagonista dell’affare Telekom Serbia riappare a Roma alla fine degli anni Novanta come esperto di intermediazioni finanziarie in società con l’avvocato Fabrizio Paoletti a cui si presenta come un alto funzionario dello Ior, la banca del Vaticano. Ma Clemente Mastella, leader dell’Udeur, racconta che Igor Zalesky – Marini, all’epoca leggeva le carte alle signore durante i ricevimenti. «Forse cercava di farsi dare qualche soldo…».
Poi arriva il suo momento di celebrità. Accusa i leader del Centrosinistra, parla della maxi-tangente dell’affare Telekom Serbia, racconta com’è stata distribuita e aggiunge dettagli, fa altri nomi.