Isabella d’Este nasce oggi, 17 Maggio nel 1474 a Ferrara. É stata una delle donne più autorevoli e potenti del Rinascimento e del mondo culturale italiano del suo tempo. Fu reggente del marchesato di Mantova durante l’assenza del marito, Francesco II Gonzaga con cui ebbe 7 figli. Per questo la celebriamo oggi, nel giorno del suo compleanno.
Isabella d’Este, è stata una vera e propria mecenate delle arti, nonché capofila della moda, e il suo innovativo stile di vestire viene copiato dalle nobildonne in tutta Italia e non solo. Si dedica alla propria vita circondandosi dei maggiori artisti del suo tempo, dialogando con essi alla pari, anche su un piano estetico e teorico. Unica donna nel Rinascimento concepisce per sé uno studiolo nella Torretta di San Nicolò del castello di San Giorgio per i libri e gli oggetti d’arte che colleziona o commissiona.
Isabella d’Este e l’amore per l’arte
Isabella d’Este, da amante dell’arte e del bello, ha rapporti diretti con Tiziano, Raffaello, ma anche con Ariosto, Bembo ed altri artisti importanti del periodo. Pare che l’immagine di sia stato un tema sensibile per la sovrana di Mantova che si fa fare un ritratto da Tiziano ed insiste per averne uno di Leonardo, dal quale otterrà però solo un disegno. Oltre 30.000 lettere conservate presso l’archivio di Stato di Mantova, Archivio Gonzaga, restituiscono l’incredibile impegno per la cultura di Isabella e i suoi rapporti diretti con gli artisti più famosi del periodo.
Da sola progetta il piano di decorazione del suo studiolo di Palazzo Ducale a Mantova, trasferito poi negli ambienti della Corte Vecchio . Sul soffitto campeggia il suo motto, tratto da Cicerone “né con speranza, né con timore”. Per arredarlo commissiona dipinti ai maggiori artisti del suo tempo: Andrea Mantegna, Giovanni Bellini, Pietro Perugino e altri. Fornisce lei stessa precise indicazioni di argomento e stile.
Isabella e l’impegno politico
Isabella d’Este si dedica attivamente anche alla politica, facendo da reggente al marito. La sua condotta politica si distinse soprattutto per avere spiccati tratti di neutralità e mediazione che consentirono al marchesato di Mantova di ottenere l’indipendenza senza assoggettarsi mai a nessuno. Isabella svolse un ruolo importante a Mantova durante i tempi difficili della città. Quando il marito fu catturato nel 1509 e poi tenuto in ostaggio a Venezia, fu lei a prendere il controllo delle forze militari di Mantova e di fatto a governare.
Fece di Mantova un centro di cultura, aprì una scuola per ragazze e trasformò i suoi appartamenti ducali in un museo, dove raccolse dei veri e propri tesori d’arte. A 60 anni, Isabella torna alla vita politica e governa Solarolo, in Romagna, fino alla sua morte. Muore il 13 Febbraio 1539, all’età di 65 anni, un’età straordinaria per quei tempi. Una vera e propria attivista ante litteram.
Ilaria Festa
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