Falco è profondamente scosso dai continui fallimenti nei suoi rapporti con le donne, di solito causati proprio dalla sua incapacità di dire no all’alcool e alle droghe. Sposa Isabella Vitkovic, il suo grande amore, ma il matrimonio dura poco. Diventa anche padre, ma dopo scopre che il padre in verità è un altro. In realtà Falco sogna una famiglia tranquilla e in una delle sue canzoni dice:

  • “Ich weiß, dass die Frau, die mich erträgt,
  • noch nicht geboren ist.
  • Aber ich bitte dich, komm zur Welt!”
  • (So che la donna che mi sopporta non è ancora nata.
  • Ma ti prego, nasci!)E il secondo grande amore della sua vita, la fotomodella canadese Caroline Perron che Falco conosce nella Repubblica Dominicana e che all’inizio sembra riuscire ad allontanarlo da droghe ed alcool, lo lascia frustrata dicendo:

“Ich schaffe es nicht, mit ihm zu leben, und ich möchte keine reiche Witwe sein.”
(Non riesco a vivere con lui e non vorrei diventare una vedova ricca.)

L’incredibile successo del musicista Falco (ca. 70 milioni di dischi venduti in tutto il mondo durante la sua vita) è sempre stato accompagnato da una serie di continui fallimenti. Nato il 19 febbraio del 1957 a Vienna, si scopre presto il suo talento musicale: all’età di 5 anni l’Accademia musicale di Vienna certifica il suo orecchio assoluto. Gli regalano un pianoforte, ma il piccolo Hans preferisce la chitarra. Quando gli chiedono cosa vuole fare da grande risponde senza esitare: Popstar! Lascia la scuola superiore prima del diploma, dopo aver accumulato 400 ore non giustificate di assenza. Inizia un apprendistato in un istituto assicurativo, ma lo interrompe dopo pochi mesi. Dopo il servizio militare si iscrive al conservatorio di jazz di Vienna, ma dopo poco tempo molla anche questo. L’unica cosa che ha in testa è fare musica “sul serio”, cioè suonare in una band.

Esordisce in parecchi gruppi amatoriali, prima a Vienna, poi per alcuni mesi a Berlino dove abita, in quel periodo, il suo grande idolo David Bowie, e poi di nuovo a Vienna. A Berlino decide anche di chiamarsi Falco. Suona la chitarra, il basso elettrico, il suo strumento preferito, e canta. Ma nei vari gruppi in cui suona per pochi soldi rimane sempre uno di tanti; lui invece vuole emergere, vuole essere l’unico, vuole essere quello per cui tifano i fan.

Più di una volta Falco tenta varie cure disintossicanti, ma fallisce sempre. Nel 1992, quando è, per un certo periodo, completamente “pulito”, produce un altro grande successo, l’album Nachtflug e il singolo Titanic. Il successivo concerto all’aperto a Vienna attira 100.000 spettatori che festeggiano Falco entusiasti, nonostante il forte temporale che si scatena durante l’esibizione e che costringe alla fine alla sua sospensione.

Nel 1995 pubblica Mutter, der Mann mit dem Koks ist da, dimostrando per un’altra volta una notevole fantasia e versatilità musicale. Si tratta, in realtà, di una canzoncina popolare degli anni ’20 e Falco gioca, nella sua versione tecno (l’unica volta che si addentra in questo genere), con il triplo significato che la parola “Koks” può avere in tedesco: il coke (un derivato del carbone fossile, usato per il riscaldamento delle case), la cocaina e il denaro; tutti e tre regalano, in questa canzone, calore ed energia (vedi il video sotto).

Un anno dopo, nel 1996 Falco si trasferisce nella Repubblica Dominicana dove realizza il sogno della sua vita: una casa al mare, dove spera di lasciare dietro di sé tutti gli eccessi del passato. Ci spera, ci prova, ma non ci riesce neanche lì.

Falco muore  il 6 febbraio 1998, all’età di 40 anni, in un incidente stradale nelle vicinanze di Puerto Plata, Repubblica Dominicana. L’autopsia riscontra nel suo sangue la presenza di una notevole dose di alcool e cocaina.