Il ventenne austro-macedone che ha aperto il fuoco e disseminato il panico a Vienna, secondo Spiegel online, era collegato con una rete di jihadisti tedeschi. Nel frattempo, l’Isis ha rivendicato l’attentato sui propri canali Telegram.
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L’attentatore di Vienna era collegato con dei jihadisti tedeschi
Kujtim Fejzulai è il ventenne austro-macedone che ieri, lunedì 2 novembre, ha colpito Vienna, sparando tra la folla nei pressi della nota sinagoga Stadttempel. Armato di fucile, pistola e machete, ha provocato 3 vittime e 17 feriti, poi è morto, ucciso in 9 minuti. Nel 2018, Fejzulai era stato in Turchia: l’obiettivo che si era prefissato era quello di giungere in Siria ed arruolarsi nell’Isis. Qui, il killer era entrato in contatto con due jihadisti tedeschi e con uno belga. Fejzulai, però, era stato arrestato dalla polizia turca, e condannato – nell’aprile del 2019 – a scontare 22 mesi di detenzione, accusato di aver provato ad accedere alle milizie dello Stato islamico. Tuttavia, nel mese di dicembre, l’uomo era già tornato ad essere libero, perché scagionato dalla giustizia austrica.
L’Isis ha ufficialmente rivendicato l’attentato
Intanto, attraverso i propri canali Telegram, l’Isis ha rivendicato l’attacco a Vienna, dichiarando che Abu Dujana al-Albani abbia agito come un “soldato del califfato”, con tanto di pistole fumanti e lame affilate. L’organo di propaganda dello Stato islamico, l’Amaq, ha invece messo in circolazione le fotografie che ritraggono l’attentatore, facendo poi riferimento ad “un attacco con armi da fuoco condotto ieri da un combattente dello Stato islamico nella città di Vienna”.
Londra alza il livello di rischio terrorismo
Stando a quanto trapelato finora, tra le vittime dell’attentato c’è da annoverare anche una donna di origini tedesche. “Abbiamo adesso la triste certezza che una cittadina tedesca è tra le vittime dell’attentato di Vienna”, ha twittato Heiko Maas, il ministro degli Esteri della Germania. Londra, nel frattempo, in seguito al drammatico episodio, ha deciso di innalzare nuovamente l’allerta sul rischio di subire attentati di questo genere. Dunque, si è passati dal secondo al quarto livello di pericolo, in una scala di 5: ora, un attacco terroristico è “altamente probabile”.
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