Un reporter di Reuters è morto e altri sei sono rimasti feriti da un colpo di artiglieria dell’esercito israeliano nella zona di Alma al-Shaab, nel sud del Libano. Nell’esplosione sono stati coinvolti fotografi e cameraman dell’emittente araba Al Jaazera, di Afp e altri due colleghi di Reuters. Occhi scuri e una sincera passione per il proprio lavoro. E’ quanto si evince dal profilo social di Issam Abdallah, il video-fotoreporter della Reuters rimasto ucciso nell’attacco del sud del Libano, suo Paese di origine, mentre stava lavorando con una troupe per fornire un segnale video in diretta.
Le sue ultime stories pubblicate sono le riprese effettuate proprio da Aalma ash- Shaab, poco prima di essere ferito a morte.
In diversi video circolanti in Rete si vede un’automobile in fiamme, centrata in pieno dai colpi dell’Idf, e una reporter ferita appare a terra e urla di non sentirsi più le gambe. Al confine con il Libano è in corso da ore uno scambio di colpi di artiglieria tra l’esercito di Israele ed Hezbollah. Poco dopo le 17 di venerdì, l’Idf aveva dichiarato di aver “identificato colpi dal territorio libanese verso Israele” e “sta attualmente rispondendo con colpi di artiglieria e di tank verso la fonte dei colpi”. Proprio nel corso di questi scontri, il fuoco dell’esercito di Tel Aviv ha centrato la vettura dei reporter.
“Le prime informazioni che abbiamo indicano che è stato un attacco deliberato” ha affermato Jonathan Daghar, capo dell’ufficio di Reporter Senza Frontiere (Rsf) per il Medio Oriente.
“Esamineremo ancora tutte le informazioni, ma se dovesse risultare che si tratta di un atto intenzionale, allora stiamo parlando di un crimine di guerra”, ha aggiunto. “Questo ci ricorda, sfortunatamente, che (la giornalista di Al Jazeera, ndr) Shireen Abu Akleh nel 2022 indossava anche un giubbotto stampa e che è stata uccisa anche lei da un proiettile israeliano per loro stessa ammissione. Ad oggi c’è ancora impunità per questo crimine”.
Chi era Issam Abdallah
12.500 follower su Instagram, Issam Abdallah aveva documentato negli ultimi reportage anche gli effetti devastanti del terremoto che aveva messo in ginocchio la Turchia lo scorso 6 febbraio. Con orgoglio, riportava il link alla pagina dei servizi svolti sul campo per la nota agenzia di notizie.
Immediato il dolore e lo sgomento da parte della Reuters che, in un comunicato, chiede la collaborazione per avere maggiori informazioni su quanto accaduto
Dopo aver appreso la notizia della morte di Issam Abdallah iniziano ad arrivare anche le parole di personaggi noti per il loro impegno per i diritti umani. Tra loro, George Clooney che, in una intervista rilasciata sempre a Reuters, ha ricordato a sua volta come i giornalisti siano sempre “in prima linea e senza alcuna difesa”.
L’artista, sposato all’avvocato libano-inglese Amal Clooney, ha inoltre affermato che “tutto quello che si può fare è pregare e che si trovi una soluzione pacifica”, aggiungendo che non pensa “che questo possa accadere nel prossimo futuro. Credo che nessuno lo sappia”.