Palestina, Israele e… Libano: il conflitto si allarga

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Di Maria Paola Pizzonia

Hezbollah avverte Israele nell’ambito del conflitto in Palestina: “Se attacca il Libano, sarà guerra” dice il leader del gruppo.

Per capire questa triangolazione di alleanze è necessario metter prima in chiaro alcuni punti su: Nasrallah, Hezbollah e il loro ruolo nel conflitto in corso a Gaza.

  • Hassan Nasrallah è il segretario generale del gruppo militante e politico sciita Hezbollah, un’organizzazione con sede in Libano. Nasrallah è nato il 31 agosto 1960 ed è diventato il leader di Hezbollah nel 1992, dopo l’assassinio del suo predecessore, Abbas al-Musawi.
  • Hezbollah è un gruppo politico e militare fondato negli anni ’80 con il sostegno dell’Iran e della Siria. Nasrallah è noto per essere un leader carismatico e ha giocato un ruolo chiave nella direzione delle attività di Hezbollah. Il gruppo è impegnato in diverse attività, tra cui la fornitura di servizi sociali e l’assistenza ai bisognosi, oltre a essere coinvolto in azioni militari.

Nasrallah è una figura controversa a livello internazionale. Mentre è elogiato da alcuni per il suo ruolo di resistenza contro Israele, è critico per le sue posizioni filo-iraniane e per il coinvolgimento di Hezbollah in attività considerate terroristiche da alcuni paesi e organizzazioni internazionali. (Un breve recap qui per chi ancora deve capire le basi del conflitto)

Nasrallah:

“Se Israele attacca il Libano, sarà guerra senza regole nè pietà”

dice il leader di Hezbollah

Rapporti tra Libano e Palestina: cosa lega Hezbollah e Hamas?

Hezbollah è un’organizzazione politico-militare sciita con sede in Libano, fondata negli anni ’80 con il sostegno di Iran e Siria. Nei rapporti con la Palestina, Hezbollah è noto per:

  1. Sostegno a Hamas e altre organizzazioni palestinesi: Hezbollah fornisce sostegno logistico, finanziario e militare a gruppi palestinesi come Hamas, che condivide l’obiettivo comune di resistere a Israele.
  2. Coinvolgimento nelle guerre con Israele: Hezbollah ha combattuto contro Israele in vari conflitti, inclusi il conflitto del 2006 e altri scontri al confine libanese-israeliano. L’organizzazione considera Israele un nemico comune con il quale si sforza di contrastare.
  3. Sfiducia nei negoziati di pace: Hezbollah è spesso critico nei confronti dei negoziati di pace tra Israele e Palestina, sostenendo invece l’uso della resistenza armata come mezzo per ottenere i diritti palestinesi.
  4. Presenza nella politica libanese: Hezbollah è coinvolto attivamente nella politica libanese, partecipando al governo e al parlamento. La sua presenza influenza anche la politica estera del Libano, compresi i rapporti con la Palestina e Israele.
  5. Visione comune della resistenza: Hezbollah e i gruppi palestinesi condividono una visione comune della resistenza contro l’occupazione israeliana. Questo ha portato a una cooperazione strategica e tattica tra Hezbollah e varie fazioni palestinesi nel perseguire gli obiettivi anti-israeliani.


L’intreccio per cui nell’invasione della Palestina da parte di Israele c’è il ruolo chiave del Libano

Il vertice di Hezbollah ha dichiarato, il giorno dopo l’eliminazione del secondo in comando di Hamas a Beirut:

Nasrallah:

“Onoriamo i caduti per Gerusalemme”

Egli ha tenuto un atteso discorso in Libano per delineare le posizioni del movimento filo-iraniano nei confronti di Israele. Il tutto dopo l’uccisione a Beirut del vicecapo politico di Hamas, Saleh Al-Arouri.

Nasrallah:

“Dal 8 ottobre abbiamo effettuato numerose operazioni contro Israele in sostegno a Gaza”,

Lo ha dichiarato facendo riferimento al conflitto scaturito tra Israele e Hamas dopo gli attacchi del 7 ottobre lanciati dal movimento armato palestinese. Avvertendo poi:

Nasrallah:

“Deve essere considerato l’interesse del Libano, che ha le sue sfide. Tuttavia, se Israele cerca una guerra con il Libano, sappia che combatteremo senza limiti o regole”

Ricordiamo che Hezbollah è riconosciuta come la milizia filo-iraniana più potente nella regione, sia per il numero di membri che per l’arsenale.

Nasrallah ha inizialmente commemorato la morte di Qasem Soleimani, il generale iraniano capo della Forza Al-Quds delle Guardie della Rivoluzione, assassinato in un attacco mirato statunitense il 3 gennaio 2020 a Baghdad.

Una serie di simboli chiave:

Il leader di Hezbollah ha citato le esplosioni durante le celebrazioni del quarto anniversario della morte di Soleimani a Karman, in Iran, avvenute mercoledì e che hanno causato la morte di circa un centinaio di persone. Rivolgendosi all’Iran, Nasrallah ha elogiato la politica di Teheran nel “supportare, equipaggiare e rendere autonomi” vari gruppi paramilitari nella regione, incluso quello libanese coordinato dal generale Soleimani.

L’intervento di Nasrallah, durato un’ora e un quarto, ha espresso le condoglianze per Al-Arouri e per “tutti i martiri caduti per la causa di Gerusalemme”, tra cui il generale iraniano Sayyed Razi Mousavi, ucciso in un raid su Damasco il 25 dicembre. In diretta, Nasrallah è apparso accanto a sovrimpressioni con la Cupola della Roccia di Gerusalemme e volti, tra cui spiccava quello del generale Soleimani. Una sala conferenze affollata a Beirut mostrava sostenitori di Hezbollah e rappresentanti di Hamas con sciarpe gialle e palestinesi, rispettivamente.

“Le azioni dell’7 ottobre hanno scosso le basi di Israele, indicandone la fine imminente, che speriamo di vedere presto”

ha dichiarato il segretario generale di Hezbollah, sostenendo che Israele sottovaluti le perdite militari a Gaza e al confine libanese, affermando che solo sul fronte libanese hanno subito migliaia di morti e feriti. Nasrallah ha concluso affermando che “la Palestina sarà libera dal fiume al mare”, suscitando l’approvazione del pubblico.

Maria Paola Pizzonia, Autore presso Metropolitan Magazine

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