I dati di un sondaggio condotto da Ipsos dimostrano che tra gli elettori c’è una forte domanda di “centro”. Italia Viva non è quindi il frutto di improvvisazione o spregiudicatezza, ma di un lucido calcolo politico

L’Italia ha un buco al centro, e c’è chi se ne è accorto. La scissione renziana che ha terremotato il PD negli ultimi giorni è arrivata dopo una lunga ridda di conferme e di smentite. Ora è ufficiale. Matteo Renzi abbandona i Dem per fondare Italia Viva.

L’assenza di toscani nei gangli vitali del nuovo governo è stato l’ultimo squillo di tromba che ha fatto traboccare la coppa già stracolma dell’ira del Matteo fiorentino. Dopo aver masticato amaro per la decisione presa da Nicola Zingaretti di escludere i renziani dalla segreteria PD, l’ex segretario Dem non poteva più stare a guardare.

Ma chi volesse vedere in questa operazione il semplice frutto di mal di pancia interni al Partito Democratico cadrebbe in un grossolano errore. Secondo una rilevazione effettuata da Ipsos, in Italia c’è una grossa fetta di centristi che sono sparsi tra gli elettorati dei grandi partiti.

Cercare di riunirli in una casa comune è senza dubbio l’obiettivo finale della scissione voluta dal senatore toscano.

I sondaggi Ipsos: il centrismo sommerso

All'interno degli elettorati dei maggiori partiti in molti si dicono "di centro" - Photo Credit: it.depositphotos.com
All’interno degli elettorati dei maggiori partiti in molti si dicono “di centro” – Photo Credit: it.depositphotos.com

La rilevazione è stata effettuata subito dopo le ultime elezioni europee. In base ai dati la maggioranza di quanti hanno votato per il Partito Democratico si dichiara di sinistra o di centrosinistra. Il 13,2% dell’elettorato PD è invece composto da quanti si definiscono di centro.

Tra quelli che hanno accordato la loro preferenza alla Lega il gruppo più folto è composto da quanti si collocano a destra o nel centrodestra. Ma oltre il 34% degli elettori di Matteo Salvini dice di schierarsi al centro.

Anche tra le fila dei sostenitori del Movimento 5 stelle abbondano i centristi. Questi rappresentano il 23% dell’elettorato pentastellato, risultando il secondo gruppo dopo quello dei “non collocati”.

Quello del centrismo è quindi un numeroso esercito che fino ad oggi è andato a rimpinguare i bacini elettorali di tutti i maggiori partiti nazionali. E’ lecito supporre che chi si colloca al centro non si senta appagato dall’estremismo che regna attualmente nel dibattito politico.

Infatti la rilevazione Ipsos fornisce un altro dato chiave: il 46% di quanti si dicono di centro non è andato a votare alle ultime elezioni europee.

Berlusconi alla finestra: Italia Viva piace al leader di Forza Italia

Al Cavaliere piace il progetto Italia Viva, ma all’interno di Forza Italia i big per ora frenano – Photo Credit: newnotizie.it

La rinascita del centro intriga non poco il leader del partito che più ha perso terreno nelle ultime tornate elettorali, ovvero Silvio Berlusconi. Il Cavaliere è in grande difficoltà. Innanzitutto è alle prese con i postumi della fuga di Giovanni Toti. In secondo luogo si ritrova a fare la comparsa tra due partiti euroscettici.

Il sogno di Berlusconi è sempre stato quello di costruire una casa per i moderati, e moderata è la gran parte del suo elettorato. La maggioranza di quanti hanno votato per Forza Italia alle ultime elezioni europee si dichiara di centrodestra (20,3%) e numeroso è anche il gruppo dei centristi (12,3%).

Naturalmente è troppo presto per assistere al possibile accordo con Renzi. Adesso nel cerchio magico del partito del Cavaliere prevale il clima di sospetto nei confronti di una formazione politica che potrebbe strappare voti agli azzurri.  Intanto si parte con la formazione dei gruppi autonomi in parlamento.

Il primo a sapere che l’ex sindaco di Firenze ha bisogno di tempo per tessere la sua tela è Giuseppe Conte. Per ora il Premier e il suo governo possono dormire sonni tranquilli. Almeno fino a quando Matteo Renzi non riterrà conveniente staccargli la spina.