Sono in totale undici le volte in cui l’Italvolley Maschile ha partecipato alle Olimpiadi. Dal 1976, prima partecipazione olimpica, la Nazionale ha sempre portato a casa risultati progressivamente migliori: su undici partecipazioni è salita sul podio per ben 6 volte, senza però mai vincerla. Vittoria sfumata anche durante anni ’90 con la Generazione di Fenomeni allenata da Julio Velasco.
Esordio a Cinque Cerchi complicato per l’ItalVolley Maschile
È il 1976 quando l’Italia debutta alle Olimpiadi di Montréal dopo essersi piazzata seconda al Torneo Mondiale di qualificazione. Capitata in un girone rognoso insieme a Unione Sovietica, Cuba e Cecoslovacchia, l’Italia è la squadra materasso del girone. Con l’Egitto che si ritira dopo il primo match, la nostra nazionale non riesce a vincere nemmeno una delle gare per le fasi ad eliminazione diretta. Alla fine del torneo sarà la Polonia a salire sul gradino più alto del podio proprio dietro URSS e Cuba.
Purtroppo la situazione non migliora molto nelle Olimpiadi di Mosca del 1980. La Nazionale Italiana replica la debacle dell’Olimpiade precedente non passando il girone di qualificazione in cui era capitata insieme ad Unione Sovietica e Bulgaria, rispettivamente prima e seconda classificata di quell’edizione del torneo dai cinque cerchi.
Il primo grande risultato arriva con il terzo posto conquistato a Los Angeles nel 1984: l’Italia si classifica seconda nel suo girone di qualificazione alle spalle del Canada (contro la quale aveva perso per 3-1) ed esce in semifinale contro i brasiliani, che alla fine si classificheranno secondi dietro i padroni di casa degli Stati Uniti. Gli azzurri andranno a giocare la finale per il terzo posto proprio contro il Canada, questa volta vincendo con un netto 3-0 e portando così a casa la prima medaglia olimpica per la pallavolo.
È il 1988 e l’Italia si qualifica alle Olimpiadi di Seul ma non riesce a bissare il successo dell’Olimpiade precedente. I ragazzi riescono a vincere solo una gara contro la Corea del Sud – ultima del girone – e vincere un inutile tie-break contro una Svezia già qualificata.
Le Olimpiadi sfumano anche con Velasco nei ’90
Nonostante la caduta dopo il discreto successo alle Olimpiadi precedenti del 1984, tra le fila italiane inizia a diffondersi un ottimismo contagioso: nelle maglie azzurre iniziano a leggersi nomi che avrebbero arricchito in maniera considerevole la bacheca della FIPAV da lì a pochi anni. È il crepuscolo della Generazione di Fenomeni con Bernardi, Bracci, Cantagalli, De Giorgi, Gardini, Giani, Lucchetta e Zorzi già in azzurro.
È il 1989 quando Julio Velasco siede sulla panchina della Nazionale di pallavolo. Sono anni d’oro quelli dell’allenatore argentino alla guida degli azzurri in cui si raggiungono successi storici ancora mai eguagliati da nessuno: la sua Generazione di Fenomeni tra l’89 e il ’96 è inarrestabile e porta in Italia un’infinità di successi. Il suo ciclo in panchina si chiude con la vittoria di due mondiali (1990, 1994), tre europei (1989, 1993 e 1995), cinque Word League e la conquista di altre competizioni internazionali minori.
Ma nonostante questa netta superiorità sugli avversari, l’ItalVolley Maschile non riesce ancora replicare i successi alle Olimpiadi: Velasco ne disputa due sulla panchina azzurra, quella di Barcellona nel ’92 e quella di Atlanta nel ’96, in cui partiva con il favore del pronostico.
In Spagna la Nazionale italiana si qualifica come prima nel proprio girone e accede così alla fase ad eliminazione diretta: è subito fatta fuori ai quarti di finale, in un tie-break perso contro l’Olanda – quarta nel suo girone e seconda alla fine della competizione. Ci classifichiamo quinti alla fine, vincendo le finali per il 5° e il 7° contro Spagna e Giappone e paventando allarmismi per un risultato mancato quando era alla portata.
È però l’Olimpiade di Atlanta ’96 quella da conquistare: l’ItalVolley è trasportata dall’euforia di due Mondiali e di due Europei vinti di fila e si ha tutta la voglia di vincere la prima medaglia olimpica di peso. Gli azzurri partono come squadra favorita del torneo, è un vero dream team ormai rodato che non ha rivali nel mondo.
Per la seconda edizione di fila si classifica come prima nel girone di qualificazione davanti all’Olanda, affronta ai quarti l’Argentina e in semifinale la Jugoslavia vincendo 1-3 contro entrambe.
La finale è un remake della sfida del girone contro gli Orange, in cui gli azzurri avevano prevalso con un secco 3-0. Ma si sa, le finali hanno una storie a sé e questa ne ha una davvero singolare: una lunga sfida che si protrae fino al tie-break, in cui la Nazionale Italiana cederà solo ai vantaggi.
L’Olanda è campione olimpico per la prima volta nella sua storia. L’ItaliVolley Maschile, invece, alle Olimpiadi non riesce proprio a trionfare: anche da favorita è riuscita solo sfiorare la vittoria nonostante il pronostico favorevole.
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