C’è chi si entusiasma ad ogni suo step-back e chi lo critica per il suo gioco forse troppo “solista”. Che James Harden sia uno dei più forti giocatori del panorama cestistico è cosa condivisa da tutto il mondo del basket.

Il College e l’inizio della carriera

photo by Bleacher Report

James Edward Harden Jr è nato il 26 Agosto del 1989 a Los Angeles. Dopo aver ottenuto diversi successi nella High School di Lakewood in California, riceve la chiamata dell’Università dell’Arizona, una delle più famose a livello del basket collegiale. Nel primo anno però raggiunge solo il quinto posto nella Pacific Conference, nel secondo invece finisce la stagione con 20 punti di media a partita, con un carrer high di 40 punti. Nello stesso anno, il 2008/2009, si rende eleggibile per il Draft. Oklahoma City, appena entrata in NBA al posto dei Seattle Sonics, chiama Harden con la terza scelta assoluta. Le prime due stagioni sono di “assestamento” per così dire, ma è nella stagione 2011/2012 che esplode il suo talento. E’ il terzo miglio realizzatore della squadra dietro solo a Kevin Durant e Russel Westbrook, nonostante ciò, gioca da titolare solo due partite.A fine anno viene eletto Miglior sesto uomo dell’anno, ed è il più giovane ad aver ricevuto il premio nella storia dell’NBA. Oklahoma quella stagione arriverà a sfidare Miami in finale NBA. Purtroppo però cede ai big three e gli Heat chiudono la serie sul 4-1.

Houston e l’era dello step-back

photo by The Dream Shake

Nel 2012 dopo non aver rinnovato, firma con gli Houston Rockets. Ecco qui la carriera di Harden decolla totalmente, almeno dal punto di vista del gioco e di punti realizzati. La stagione 2017/2018 probabilmente la sua più bella fin’ora. Finale di conference combattuta contro gli invincibili Golden State Warriors e il titolo di MVP della regular season. James comincerà a sfoggiare una serie di prestazioni degne dei più grandi di sempre. Partite finite con 40,50, 60 punti segnati ed un innumerevole serie di step-back, tanto cari al “Barba”. Ad oggi non è possibile risalire all’ideatore di questo splendido movimento, negli ultimi anni molti giocatori hanno cercato di perfezionarlo o migliorarlo. Numerosi giocatori negli ultimi anni si sono serviti dello step-back (Nowitzki, Jordan, Bryant) per citarne alcuni dei più forti. Ma James Harden ha portato questo movimento alla massima espressione. Potenza fisica, velocità impressionante di gambe ed un tiro invidiabile da chiunque. Per molti giocatori ed esperti di basket, il “Barba” è il giocatore più complicato da marcare, dotato di un primo passo fulminante, capace di farti abboccare alle sue numerose finte di tiro o di penetrazione per poi cambiare idea su come finire l’azione. Arrivato alla soglia dei 31 anni, in bacheca ha solo due medaglie vinte con Team Usa, sperando che lo step-back possa portarlo a vincere un titolo NBA.

Seguici su: https://metropolitanmagazine.it/

Seguici su: https://www.facebook.com/metropolitanmagazineitalia/

Puoi trovarci anche su: https://twitter.com/MMagazineItalia