Jannik Sinner trionfa nella finale tutta italiana contro Stefano Travaglia, e conquista il suo secondo titolo ATP. Cala così il sipario sul Great Ocean Road Open, con Sinner che vince 6-7, 4-6. Secondo titolo nel circuito maggiore per Jannik, dopo aver conquistato l’ATP 250 di Sofia lo scorso novembre. Svanisce invece il sogno dell’Italia di conquistare l’ATP cup, sconfitta per 2-0 in finale dalla Russia di Rublev e Medvedev. In quel di Murray River, invece, Daniel Evans ha la meglio su Felix Auger-Aliassime per 6-2, 6-3 e conquista il suo primo titolo ATP.
Sinner trionfa nel derby italiano e conquista Melbourne 1
Il primo set della finale tra Travaglia e Sinner è all’insegna dell’equilibrio. I due infatti conquistano rispettivamente all’avversario un turno di battuta: prima Stefano nel terzo game, poi Jannik nel sesto. Nonostante il buon equilibrio, è Travaglia a dover fare gli straordinari per non cedere il set. Sinner infatti ha la possibilità per ben due volte, nel quarto e nell’ottavo game, di brekkare l’avversario. In entrambe le occasioni, però, “Steto” si fa trovare pronto e non cede il servizio. Senza ulteriori sospiri, il set viene deciso al tie-break. Parte subito forte Jannik Sinner, che in breve tempo riesce a portarsi sul 4-1. Nonostante il 7-4 finale in favore dell’altoatesino, bravo Travaglia a non mollare e annullare due set-point.
Il secondo set, inevitabilmente, è parzialmente condizionato dalla fatica che entrambi hanno profuso nel corso della settimana. Nei primi tre game, infatti, i due italiani si strappano reciprocamente il servizio. Nel quarto game, con Sinner al servizio, si vedono le grandi qualità di entrambi i giocatori. Travaglia si porta infatti avanti 0-40, tre palle break per l’ascolano. Invece di mollare, Jannik inizia a macinare gioco e riesce infine a portare a casa il game. Il servizio perso da Stefano nel nono game, spalanca la vittoria finale all’altoatesino. Secondo trionfo nel circuito per Jannik Sinner, che con ben altre sensazioni rispetto lo scorso anno, si appresta ora agli Australian Open.
Troppa Russia per l’Italia in ATP CUP
Finisce il sogno dell’ATP CUP per il team Italia. L’Italia perde per 2-0 in finale contro la Russia targata Rublev-Medvedev. Dopo le buone prestazioni di tutta la settimana, finisce così il sogno tricolore. Restano i grandi match giocati da Berrettini e Fognini, una carica di autostima importante in vista dello Slam che parte domani.
Nel primo match della finale si incontrano Andrey Rublev e Fabio Fognini. Il match inizia con il marchio di fabbrica del russo, ovvero un servizio quasi impeccabile. Basti pensare che sono solamente quattro i punti concessi a Fognini nei turni di battuta. Il tennista romano, al contrario, non è altrettanto preciso. Perde subito il servizio al secondo game del primo set, consentendo così a Rublev di allungare. Non va meglio negli altri due turni di battuta, dove cede una seconda il servizio e conquista un solo game. Nel secondo set la musica non cambia, con altri due break conquistati dal russo e “Il Fogna” costretto sugli scudi. Rublev vince così per 6-1, 6-2 in poco più di un’ora di gioco.
Leggermente più combattuta, ma con lo stesso epilogo, la sfida tra Medvedev e Berrettini. Centrale nell’andamento del primo set, il terzo game. Matteo è bravo, nonostante un turno di servizio non eccezionale, ad annullare tre palle break. Al quarto tentativo però, il russo riesce finalmente a passare e a strappare il servizio. Il resto del set scivola via sulla scorta del vantaggio acquisito da Medvedev, bravo ad annullare due palle break nel quarto game. Il secondo set è invece maggiormente a favore del tennista russo, capace di strappare due volte il servizio a Berrettini. Lode, comunque, all’impegno e alla grinta di Matteo, capace nel settimo game di annullare due match point. 6-4, 6-2 il punteggio finale.
Ad Evans la finale di Murray River
Oltre alla finale di ATP CUP e quella di Melbourne 1, nella notte si è giocata anche la finale del Murray River Open. Il britannico Daniel Evans ha avuto la meglio sul canadese Felix Auger-Aliassime per 6-2, 6-3. Andamento quanto mai regolare del match nel primo set, con Auger che cede due volte il servizio all’inglese. Evans, dal canto suo, ha avuto il merito di giocare dei turni di battuta ai limiti della perfezione. Nel secondo set gli equilibri dell’incontro non cambiano, salvo il break ottenuto dal canadese nell’ottavo game. Con quella di oggi, sono ben 7 le finali perse da Auger-Aliassime. Se il grande talento di questo giocatore non è mai stato in dubbio, molto si potrebbe sulla sua tenuta mentale.
MATTEO PROIETTI
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