Giunta a Roma per presentare il suo ultimo film Gli occhi di Tammy Faye, Jessica Chastain in un incontro con la stampa e il pubblico si è aperta circa il suo impegno femminista che porta anche sui set in cui lavora.

Da tempo a fianco delle donne e schierata per la parità di genere e salariale nel mondo del cinema, l’attrice reduce da Scene di un matrimonio ha parlato di come, grazie alla sua immagine pubblica, abbia il dovere di provocare le coscienze di chi la guarda.

Ed è proprio ciò che ha deciso di fare recitando la parte di Tammy Faye Bakker nel film che racconta la storia della telepredicatrice. Lo scopo era quello di restituire la verità della donna, femminista e paladina dei diritti LGBT nonostante ciò cozzasse con il suo ruolo nella società. La Bakker negli Stati Uniti è simbolo della finzione e dell’eccesso, ma Jessica Chastain ha voluto sbattere in faccia a tutti che si erano sbagliati.

Lo scopo del cinema è quello di raccontare storie che siano vere e di forte impatto emotivo (come The Tree Of Life, film che l’ha resa celebre e che ancora la fa commuovere), in cui tutti possono rivedersi. Ciò che l’attrice cerca nei suoi ruoli è la possibilità che il pubblico provi empatia e si immedesimi col personaggio e le situazioni vissute. Più un ruolo è forte e impegnativo, più la sua performance è in grado di restituire verità. E tanto più grande è la verità di cui Jessica Chastain si fa portavoce, altrettanto ingombrante sarà la sua presenza, e quella di donne come lei, sul tappeto rosso.

Chiara Cozzi

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Ph: ilmessaggero.it