In sala “Jesus rolls” l’atteso spin-off con Quintana protagonista.
L’armonia di un corpo intento nel gesto sportivo attraverso l’armonizzazione contemporanea degli arti e attraverso essi dei muscoli è stata sovente immortalata da artisti di ogni epoca, in primis l’eterno Discobolo di Mirone archetipo di leggiadria e grazia a servizio della forza e della precisione. Una coordinazione tanto precisa è dovuta certamente ad allenamenti di natura agonistica ma ancor più da doti innate che non ci pentiremmo di definire doni che una matassa infinitesimali di geni ha prodotto per il benemerito della vista altrui. E’ di certo che perfezione fisica non corrisponda a tale alta morale è Jesus Quintana violento bowler de “Il grande Lebowski” ne è una prova tangibile seppur fittizia e in “Jesus rolls” conferma la regola.
I fratelli Coen, figli del cinema, hanno creato un mostro cult rosa shock che in pochi secondi ha inguacchiato consenso unanime sulla sua unicità mediatica ed ha lasciato un segno concreto su una pellicola che già di per sè non peccava di banalità nè tantomeno di estroversione. Nel “Il grande Lebowski” ogni gesto è entrato nell’immaginario collettivo, la leccata anfibica, la danza tragediografa e al di sopra la leggiadria del lancio che stende i marmorei birilli producendo quel soddisfacente suono del successo che solo lo strike può dare. In “Jesus Rolls” Quintana non è più al servizio di una storia che non è la sua e si distacca da quella zona di conforto che lo ha reso celebre.
Il film ricalca maniacalmente “I santissimi” di Bertrand Blier del millenovecentosettantaquattro con Jerard Depardieu e si serve della regia dello stesso Turturro che dopo sei anni da “Gigolò per caso” torna dietro la macchina da presa per diventare ancora una volta il personaggio che lo ha reso celebre. Il cast è ricchissimo e certamente rinnovato dall’originale e vede la deliziosa Audrey Tatou, l’italo-americano Bobby Cannavale e i mostri sacri Cristopher Walken e Susan Sarandon. “Jesus Rolls” non è più il grande Lebowski ma è Quintana e finalmente è tornato.