Jobs act, ma anche vaccini: Silvio Berlusconi si pronuncia, e si smentisce, sui temi “caldi” delle prossime elezioni. E conferma invece quanto è vuota, in realtà, questa coda di una lunghissima, quasi perenne campagna elettorale. Con tutte le (tante) parti politiche che cercano disperatamente di accaparrarsi i tantissimi indecisi.

Berlusconi parla del Jobs act. Prima lo attacca, bollandolo come “fallito”, come qualcosa che va migliorato. E poi, in pieno stile dell’ormai ex cavaliere, corregge il tiro. E mentre uno degli alleati di coalizione, Matteo Salvini, parla di abolirlo, il candidato (ancora non sappiamo se candidabile) dice qualcosa di diverso. Dice Berlusconi:

  “Io non ho mai detto di voler abolire il jobs act. Penso che questa sia stata una cosa interna alla coalizione che oggi è superata”

Vaccini e Jobs act si confermano dunque temi caldi in vista delle elezioni. Così come il Reddito di cittadinanza (declinato nelle forme di reddito di inclusione o reddito di dignità) e la legge Fornero. E senza contare l’argomento banche. Soprattutto ora che si è aggiunto il caso Banche popolari e la bufera su Renzi e De Benedetti.

Salvini promette che una volta al governo cancellerà le norme che non vuole. Da abolire assolutamente, per il segretario della Lega, la Legge Fornero, insieme a molte altre. Dall’obbligo dei vaccini alla tassa sulle sigarette elettroniche. Ma non sembra esserci nessuna grossa divergenza all’orizzonte con Berlusconi. Intervistato oggi da Massimo Giannini e Jean Paul Bellotto su Radio Capital, Salvini parla invece di “accordo con Fi”. Ovviamente ancora da raggiungere.

La notizia vera, qui, è che la campagna elettorale si sta giocando tutta sugli stessi argomenti. Ognuno li affronta a modo suo e spera di convincere gli indecisi.

Jobs act ma anche vaccini: Berlusconi, Salvini e Lorenzin a confronto

Nel calderone di Salvini non rientra solo il Jobs act, ma anche l’obbligo dei vaccini. Fortemente voluto dall’attuale ministro della Salute, Beatrice Lorenzin. La cui replica non si fa attendere.

“L’Italia va vaccinata dagli incompetenti. La posizione di Salvini e di altri massimi esponenti della Lega che oggi dichiarano come primo provvedimento di voler abolire l’obbligatorietà vaccinale, è uguale a quella del Movimento 5 stelle. La Lega gioca per qualche voto in più sulla salute degli italiani, sulla salute dei nostri figli”

E anche sul fronte vaccini, Forza Italia punta sul compromesso (o sull’ambiguità, fate voi). L’intervento sul tema delle vaccinazioni viene affrontato dal capogruppo di Fi Paolo Romani. Ed ecco la sua ricetta: “Da Salvini viene toccato un problema delicato. Noi abbiamo esaminato con grande attenzione il provvedimento inizialmente proposto dalla ministra Lorenzin introducendo delle modifiche significative come la consultazione delle famiglie. Abbiamo ridotto il numero dei vaccini obbligatori da 12 a 10 ma abbiamo ritenuto di mantenere il dato dell’obbligatorietà tenendo conto anche dei dati dell’Oms sull’immunità di gregge. Su alcune patologie la popolazione italiana è ancora molto lontana dalla soglia dell’Oms. E’ anche per questo che abbiamo deciso di essere d’accordo con l’obbligatorietà che va nella direzione della tutela della salute dei nostri figli rispettando la possibilità che le famiglie siano sempre informate”. 

Federica Macchia