Joey Ramone, la voce del punk minimale

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Di Redazione Metropolitan

Nei suoi quasi cinquant’anni di vita, Joey Ramone è riuscito a far divenire la propria voce il simbolo del punk in America. I Ramones sono visti come un gruppo punk nell’accezione più pura del genere grazie ai look di Joey, ma soprattutto grazie alla musica che li ha contrapposti al punk inglese.

Joey Ramone, una famiglia peculiare

Una caratteristica interessante ed inusuale per un gruppo punk è la scelta di adottare un cognome comune a tutti i membri della band e proprio in esso abbiamo già un primo elemento per comprendere il successo dei Ramones. Questa famiglia fittizia è stata una parte importante della vita di Joey Ramone (all’anagrafe Jeffrey Ross Hyman), il cantante e inizialmente batterista della formazione. Ventidue anni insieme a Dee Dee, Johnny e Tommy (poi sostituito da Marky) e un numero incredibile di concerti (più di 2000 tra il ’74 ed il ’96), la band nata nel Queens nel 1974 è stata una uragano per la scena punk americana.

Joey Ramone
Joey Ramone. Credit:prog-on.it.

Joey Ramone, capelli lunghi, occhiali scuri e giacca nera di pelle, sfoggia questo look già da quando suona, da ragazzo, negli Snipers facendolo diventare una sorta di “divisa” per i successivi Ramones. Come le vere famiglie, i rapporti all’interno della band non sono sempre stati dei migliori: Joey ha avuto un periodo di grande tensione con Johnny sfociato musicalmente in “The KKK Took My Baby Away“. Il brano, contenuto in “Pleasant Dreams” (1981), è uno scritto di Joey in cui si riferisce a Johnny come un estremista di destra che gli ha soffiato la ragazza. Johnny ha davvero una relazione con Linda e soprattutto è davvero un simpatizzante di destra, al contrario di Joey, democratico: bisognerà aspettare “Too Tough To Die” del 1984 per sentir parlare la band di politica, argomento che evidentemente avrebbe aumentato ancora le tensioni interne.

Il punk “minimale” con i Ramones

La cosa importante che Joey Ramone ha saputo fare con la band è stata quella di definire il fenomeno musicale del punk nei suoi termini più puri: inesistenti assoli di chitarra, che erano l’elemento portante insieme alla batteria,musica rude, asciutta, fondamentale nel senso di esistente con le sole basi di questi strumenti. La voce di Joey si è fatta bandiera di un punk essenziale rispetto a quello distruttivo degli inglesi Sex Pistols o da quello moralista dei Clash; le canzoni sono spesso come dei cassetti da aprire per guardare dentro la vita di Joey, leggendo i testi da lui scritti (“I Wanna Be Sedated“, “We Want The Airwaves“, “Beat On The Brat“).

https://www.youtube.com/watch?v=ez4yjw5Y94s

Oltre alla critica musicale che ha riconosciuto l’importanza dell’identità di Joey nella band, tanti sono coloro che ne omaggiano l’eredità,come gli U2 che dedicano a lui il brano “The Miracle (of Joey Ramone)” delle loro “Songs of Innocence“.

La malattia, il disco da solista

I Ramones si sciolgono nel 1996 con il preludio dell’utimo album, “¡Adios Amigos!” (1995) che ha scarso successo oltre che per il desiderio di Johnny di non veder invecchiare la band per farla finire nel dimenticatoio. Ma Joey, a cui nel frattempo è stato diagnosticato un tumore al sistema linfatico, rimane all’interno del mondo della musica sia come DJ per una emittente radio newyorchese, sia incidendo il suo disco da solista, “Don’t Worry About Me” che però non vedrà mai uscire:verrà pubblicato solo postumo nel 2002. Joey Ramone si spegne infatti a causa della malattia il 15 Aprile 2001 a 49 anni in una clinica di New York.


Francesca Staropoli

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