Johnny Depp tornerà in tribunale, di nuovo. Questa volta ad accusarlo è un location manager per aggressioni sul set di City of Lies. Saranno ancora Camille Vasquez e Banjamin Chew, gli avvocati ora celebri sui social grazie al processo contro l’ex moglie di Depp Amber Heard, a difendere l’attore in questa nuova causa.
Il ritorno in tribunale di Johnny Depp
Ad riportare Johnny Depp in tribunale è Gregg “Rocky” Brooks, location manager in City od Lies. Il film è un crime-thriller sulle indagini della polizia di Los Angels sull’omicidio irrisolto di Notorious B.I.G. e Tupac Shakur. Nella pellicola Depp interpretava un detective in pensione che faceva squadra con Forest Whitaker, giornalista che ha lo stesso interesse nell’indagare sugli omicidi. Il film sarebbe dovuto uscire per settembre 2018 ma venne ritirato dal distributore dopo la denuncia presentata da Brooks circa un mese prima.
Nella denuncia del 2018 Brooks, che ha ha voluto citare in giudizio anche il regista Brad Furman e la casa di produzione di Depp, ha affermato che alla comunicazione a Depp della possibilità di girare solo un’altra ripresa esterna l’attore avrebbe perso il controllo arrabbiandosi spropositatamente. Il location manager sostiene che Depp lo abbia seguito urlando “Chi cazzo sei? Non hai il diritto di dirmi cosa devo fare” per poi colpirlo due volte alle costole. A quel punto Brooks, che non aveva reagito, sarebbe stato invitato dall’attore a “dargli un punto in faccia sul momento per 100mila dollari”. Secondo le dichiarazioni rilasciate dall’avvocato di Brooks quest’ultimo sarebbe “stato colpito due volte alla gabbia toracica e questo è stato testimoniato”.
Le dichiarazioni delle due parti prima del processo
Le dichiarazioni di Brooks non riguardano il solo scontro con Johnny Depp ma anche un presunto licenziamento illegittimo. Il location manager sostena infatti di aver subito un licenziamento ingiusto dopo essersi rifiutato di firmare un accordo per non fare causa alla produzione. Il licenziamento avrebbe poi portato Brooks ad affrontare innumerevoli difficoltà a trovare lavoro.
Secondo il Variety, al quale per primo Brooks aveva rilasciato importanti dichiarazioni nel 2019, Johnny Depp avrebbe testimoniato di non aver colpito Brooks ma di aver invece avuto uno scontro verbale con il location manager dopo aver visto quest’ultimo comportarsi “in modo bellicoso con una donna sul set”. L’allora avvocato di Depp Adam Waldman ha dichiarato al giornale che intendeva presentare un’accusa di negligenza nei confronti degli avvocati di Brooks. “Dopo tutte le prove, dalle molteplici testimonianze giurate e dalle decine di fotografie contemporanee scattate dal supervisore della sceneggiatura, Brooks ha finalmente trovato un unico testimone a sostegno delle sue assurde e deliranti affermazioni: il suo stesso avvocato” dichiarò Waldman. “Non appena le prove sconfiggeranno il signor Brooks nel processo, lanceremo immediatamente una denuncia per accusa dolosa contro i suoi avvocati. Ciò che l’avvocato del signor Brooks definisce “terra bruciata” è in realtà noto come “giustizia”. Depp non ha mai toccato la persona che lo ha citato in giudizio, come potranno testimoniare oltre una dozzina di testimoni presenti. In un deposito in tribunale abbiamo generalmente negato tutte le affermazioni e combatteremo queste ultime accuse fasulle”.
Ginevra Mattei
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