Jonathan Rea, un vecchio campione stimolato dal nuovo campione

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Di Redazione Sport

È stato in lotta per il Mondiale di Superbike finché è riuscito a mantenere il ritmo indiavolato di Alvaro Bautista, divenuto campione del mondo della SBK in sella alla sua Ducati. Il pilota anglosassone di Kawasaki, vincitore di sei titoli in questa categoria così seguita ed emozionante, si è dilungato sullo svolgimento della gara indonesiana e sulla stagione, ormai archiviata anche se manca un round, che ha vissuto. L’esperto centauro ha ammesso che l’affermazione del collega spagnola, meritata, gli ha regalato nuovi stimoli per cercare di migliorare ulteriormente.

Le parole di Jonathan Rea dopo la gara di Mandalika

Jonathan Rea, 2015 World Champion, Donington 2016.

Ecco cosa ha detto la leggenda della SBK, Jonathan Rea, dopo la fine della gare di Mandalika che ha ufficializzato il titolo di Alvaro Bautista su Ducati:

Una domenica veramente positiva. Sono soddisfatto, perché siamo riusciti a ridurre il gap e a lottare con Toprak nella Superpole Race. Sono felice di aver chiuso secondo. In Gara 2 ho provato a riprendere i ragazzi davanti, però negli ultimi giri ho faticato a ottenere il massimo dalla mia moto. Ho dovuto chiudere un po’ il gas, la mia fiducia è diminuita, ero al limite. C’è comunque soddisfazione, abbiamo fatto uno step grande rispetto a ieri e mi sono sentito meglio in pista. Duecento podi con Kawasaki? È una cosa bella. Sono fiero di essere un pilota Kawasaki. Comunque faccio le mie congratulazioni ad Alvaro e Ducati. Quest’anno sono stati il punto di riferimento e hanno dominato le gare. Questo ci spinge a lavorare per migliorare in inverno. Ora ci concentriamo su Phillip Island e cercheremo di fare un buon lavoro. Nelle ultime due-tre gare dipendevo dagli eventuali disastri degli altri piloti. Nella seconda parte della stagione non siamo riusciti a stare davanti. Dobbiamo migliorare, questa è la realtà. Lavoreremo duramente. Bautista? È incredibile. Ha fatto un anno grandioso ed è stato in controllo con la sua moto. Non sei mai felice quando qualcuno di sconfigge, però lo rispetto e gli faccio i miei complimentiNoi dobbiamo lavorare per crescere“.

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